Il vicesindaco, candidata nella lista “Fare Democratico – Popolari”, tira le somme: «E’ stata una esperienza gratificante, ringrazio quanti mi hanno incoraggiato»
La campagna elettorale per le Regionali si è ormai conclusa e, a prescindere dal responso delle urne, l’occasione è buona per tracciare un bilancio di questa esperienza che per il vicesindaco Anna Nazzaro, candidata nella lista “Fare Democratico – Popolari”, a sostegno di Vincenzo De Luca, è stata sicuramente nuova e certamente impegnativa.
Che sensazioni le lascerà questa campagna elettorale?
«E’ stato un bel periodo, molto importante per me, di grande arricchimento umano. Nonostante le oggettive difficoltà in cui si è svolta questa campagna elettorale sono riuscita ad incontrare tante persone che mi hanno insegnato molto e soprattutto mi hanno trasmesso tanti valori positivi».
Quindi è soddisfatta?
«Sì, indipendentemente dal risultato elettorale, la scommessa con me stessa l’ho già vinta, perché mi sono messa in gioco con determinazione, coraggio e soprattutto con onestà intellettuale. E le persone lo hanno apprezzato».
E che gliene pare, invece, dell’ambiente politico?
«Il mondo della politica un po’ mi spaventa, ci sono dinamiche che non condivido, ma proprio per questo vorrei provare a cambiarlo e soprattutto ad arricchirlo di buoni sentimenti. Lo avverto come un dovere nei confronti del territorio e per chi verrà dopo di noi».
Perché la spaventa?
«Perché non esprime molti valori positivi, a volte mi è sembrato come una giungla con tante sabbie mobili. Anche se devo aggiungere che mi sento fortunata ad aver condiviso il percorso con persone che hanno creduto da sempre e su tutto nei valori dell’amicizia e della democrazia».
Ha ricevuto qualche colpo basso?
«Ho osservato attentamente ciò che accadeva intorno a me ed alcune cose che ho visto e sentito mi hanno ferita. Però non ho raccolto le provocazioni, cercando di conservare un atteggiamento sempre positivo e di non deludere le persone che mi stimano e mi incoraggiano».
Può farci qualche esempio?
«Sul piano personale sono difficilmente attaccabile perché non ho nulla da farmi perdonare, ma sul piano politico-amministrativo ho un po’ scontato l’amarezza e la diffidenza di chi aspettava risposte che non sono arrivate. Da questo punto di vista il ruolo di vicesindaco non mi ha dato grossi vantaggi».
E dove ha trovato la forza?
«La carica emotiva per andare avanti ed affrontare al meglio questa competizione mi è arrivata soprattutto dalle persone che ho avuto modo di incontrare in questo periodo, la semplicità di conterranei che conservano e trasmettono i valori più semplici e veri della vita».
Cosa si aspetta dalle urne?
«Spero ovviamente in un buon risultato e spero anche che le persone vadano a votare, perché se è vero che c’è un po’ di ansia per le norme anti Covid da osservare, è anche vero che i cittadini hanno la possibilità di esercitare un proprio diritto e di contribuire a migliorare le cose».
I cittadini cosa le hanno chiesto con maggiore insistenza?
«Più sicurezza, più lavoro e più servizi, ma soprattutto risposte più tempestive. Il presidente De Luca lo ha ammesso: gli enti locali sono i più penalizzati perché hanno subìto molti tagli ed hanno dovuto ridurre molti servizi. Purtroppo le buone intenzioni da sole servono a poco, ciò che serve di più sono i progetti che consentirebbero di ottenere maggiori risorse ed investimenti, con ricadute positive sul territorio. Ed è fondamentale perciò avere riferimenti certi che sappiano veicolare le opportunità e valorizzare le idee. Io ci credo».