
Nuove minacce dalle sostanze psicoattive: l'allerta sull'arrivo di nitazene e altre tossine in Europa - Ilsabato.com
Negli ultimi anni, l’Europa ha visto un incremento preoccupante dell’uso di sostanze psicoattive, tra cui nuove varianti che causano effetti devastanti. Mentre la diminuzione delle morti per overdose da fentanyl negli Stati Uniti ha generato un certo ottimismo, un’analisi approfondita rivela che la situazione sul continente europeo è ben più complessa. Gli esperti avvertono della diffusione di oppiacei ad alta potenza e mix pericolosi che potrebbero trasformare drasticamente il mercato delle droghe.
L’allerta Oms su nitazene e ossicodone contraffatto
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un segnale d’allerta riguardo alla circolazione in Europa di confezioni di ossicodone e nicotina contraffatta contenente nitazene, un oppioide la cui potenza supera quella del fentanyl. Queste sostanze, da sole o miscelate con eroina, pongono un rischio elevato di overdose per chi le consuma. In particolare, la Scozia ha registrato casi di eroina contaminata, aumentando il timore di un allargamento del problema a tutta la regione. Questa situazione è stata oggetto di attenzione da parte di Riccardo Gatti, esperto in psichiatria e psicoterapia, che osserva da anni l’evoluzione del mercato delle sostanze ed il fenomeno delle tossicodipendenze.
Gatti sottolinea che la crescente disponibilità di sostanze ad alta potenza in Europa potrebbe rendere il mercato delle droghe simile a quello degli Stati Uniti, dove spesso si è registrato un aumento vertiginoso delle overdose mortali. Sebbene possa sembrare una buona notizia la diminuzione dei decessi dovuti al fentanyl in 50 stati americani, il medico avverte che questa non rappresenta una risoluzione definitiva del problema. Lo storico di tali fenomeni suggerisce che le emergenze sanitarie richiedono anni per essere compensate. In questo contesto, è fondamentale sviluppare strategie preventive efficaci, mantenendo uno sguardo attento anche alle dinamiche globali che possono influenzare l’Europa.
Le analogie con gli Stati Uniti e il mercato delle sostanze
Il fenomeno delle overdose in Nord America ha avuto origini complesse, legate alla sovraprescrizione di oppiodi e alla diffusione di sostanze come la cocaina e il crack negli anni ’90. Questo contesto offre spunti di riflessione rispetto al mercato delle droghe in Italia, dove le dinamiche sono in continuo mutamento. Gatti nota come le droghe tradizionali come la cocaina non proteggano dalla possibile diffusione di nuovi tipi di sostanze, evidenziando la necessità di monitorare attentamente le prescrizioni mediche e prevenire abusi.
Inoltre, la storia americana insegna che un controllo maggiore delle prescrizioni, senza una corrispondente offerta di cure accessibili, ha spinto molte persone verso il mercato nero, aggravando la situazione. Le politiche punitive, incluse le restrizioni severe sui farmaci, hanno generato un aumento del numero di tossicodipendenti nelle carceri, dove si crea un ambiente predisposto all’incontro e alla diffusione di comportamenti additivi e illegali.
Il dibattito attuale si concentra anche sulla diffusione di sostanze sintetiche ad alta potenza come il fentanyl, che si sono dimostrate più facili da movimentare nel mercato e più economiche da produrre. Alcuni esperti ipotizzano che le organizzazioni criminali possano aver sfruttato questa vulnerabilità per aumentare la loro offerta di prodotti, ma Gatti invita alla cautela nel formulare simili assunzioni.
La necessità di un cambiamento nel sistema di prevenzione e cura
Uno degli insegnamenti fondamentali che l’Europa può trarre dalla crisi americana riguarda l’approccio al mercato delle droghe e la sua evoluzione continua. La presenza di mix di sostanze ad alta potenza e farmaci contraffatti rappresenta una realtà da affrontare con strategia. Uno dei problemi maggiori è la capacità di intercettare precocemente i bisogni degli individui a livello territoriale, potendo fornire risposte adeguate sia in termini di prevenzione che di cura.
Gatti avverte che la reattività del sistema sanitario è cruciale: l’adozione di misure tardive potrebbe provocare danni significativi. La situazione europea è complessa e richiede un approccio integrato che metta in primo piano la salute pubblica, piuttosto che una logica di repressione esclusiva. Investire nelle azioni preventive e curative è fondamentale per affrontare non solo l’emergenza attuale, ma anche per prevenire problematiche future.
L’analisi di Gatti si conclude con l’importanza di unire gli sforzi per creare un sistema di intervento efficace. La continua evoluzione dei mercati delle droghe rende necessario adattare le politiche in tempo reale, per rispondere in modo appropriato alle sfide emergenti senza sacrificare risorse da destinare alla cura e alla prevenzione.