Panorama

Nuovi traguardi per i musicisti Capone e Ghetafe

Una prima parte di giugno che ha visto protagonisti i due artisti con la pubblicazione di nuovi dischi e canzoni

Antonello Capone, 53 anni

Roberto “Ghetafe” Fusco ed Antonello Capone: due artisti, due percorsi diversi, due storie musicali che stanno appassionando l’intera città. A partire proprio da Capone, da anni uno dei musicisti più talentuosi della Campania e non solo. Fagottista dell’Orchestra filarmonica salernitana “Giuseppe Verdi”, nel corso della sua carriera ha collaborato ad alcuni dischi di importanti autori, in ultimo Vinicio Capossela, cantautore e polistrumentista di origine irpina.

Nel suo ultimo disco, intitolato “Ballate per uomini e bestie”, c’è la bellissima “La belle dame sans mercì”, un inno alle sfumature dell’amore carnale e della morte. Al pezzo, un’intensa poesia, ha collaborato Daniele Sepe, noto sassofonista e compositore, che nel progetto ha coinvolto numerosi musicisti, tra cui appunto Capone ed il suo inseparabile fagotto. L’atripaldese ha condiviso la bella notizia sui propri profili social, ricevendo complimenti per la sua nuova “impresa”. Procede senza alcuna pausa dunque il viaggio di Antonello, un’artista in continua evoluzione, così come dimostra “Master & Koll”, il progetto in cui è coinvolto da qualche anno insieme a Stefano Colucci.

“Ghetafe” sulla 500 rosa.

Altra storia interessante è quella di Roberto Fusco, in arte “Ghetafe”, giovane rapper 17enne, che lunedì 10 giugno ha pubblicato il nuovo singolo “500 rosa”. Dopo le ottime recensioni riscosse dalla prima canzone “Hai paura di me”, Ghetafe ci riprova con questo pezzo dalle sonorità estive, che contiene un messaggio ed un’ironia a tratti pungente, soprattutto nei confronti della “Trap”, la nuova frontiera della musica. Fusco, infatti, nelle sue nuove rime, prodotte con maestria da Giemmec, critica gli atteggiamenti dei “trappers”, spesso provocatori.

Un pezzo forte, dunque, così come il video, girato nell’hinterland atripaldese da Federico Sfera, in cui sono stati presi di mira tutti i “simboli della trap”. Emblematica una delle scene del video, dove Ghetafe compare su di una Fiat 500 rosa.

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Redazione