Il Comune, la Sovrintendenza e l’Università di Salerno hanno sottoscritto un programma di studio e di ricerche per una mappatura sia dell’emerso che del “non visibile”
L’Amministrazione Comunale di Atripalda guidata dal Sindaco Giuseppe Spagnuolo, dall’atto del suo insediamento, ha puntato la massima attenzione sul Parco archeologico dell’antica Abellinum, proponendosi come obiettivo principale la protezione e la valorizzazione dell’area archeologica, nonché la conoscenza del sito stesso per contribuire a portare il parco archeologico all’attenzione delle comunità e delle istituzioni anche su scala regionale e nazionale.
La molla che spinge l’Amministrazione ad agire su questa strada è il legame indissolubile tra la Città e la sua storia, la sua identità, la sua memoria, nella consapevolezza che questi luoghi piccoli o grandi, famosi o sconosciuti che siano, regalano emozioni inaspettate e “raccontano un sogno, una scoperta, una gioia”.
Pertanto con Delibera di Giunta n. 46 del 3 aprile u.s. l’Amministrazione Comunale ha approvato una convenzione per la realizzazione di programmi di studio e conoscenza per la valorizzazione e la riqualificazione dell’area archeologica “Abellinum“.
Le parti contraenti la citata convenzione sono il Comune di Atripalda nella persona del Sindaco Giuseppe Spagnuolo, la Soprintendenza Archeologica di Salerno e Avellino, nella persona della Soprintendente Francesca Casule ed il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Salerno, nella persona del professore Luca Cerchiai.
La stipula della convenzione rientra nell’ambito di un progetto più ampio denominato “Abellinum piano per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dell’antico centro irpino” ed ha tra i suoi obiettivi principali un programma di studio, di ricerche sistematiche e di scavi relativo al sito della antica città.
Le attività del Dipartimento Universitario messe in campo avranno un percorso triennale e saranno molteplici e all’avanguardia.
Verranno effettuate ricognizioni archeologiche di superficie, geomorfologiche e archeomorfologiche, prospezioni geofisiche (magnetiche, elettriche e radar), oltre naturalmente ad una campagna di rilievo fotogrammetrico aereo e terrestre, laser scanning e modellazione image-based, per una mappatura e verifica dell’emerso e del “non visibile” per avviare una nuova stagione di scavi.
Alla stipula della Convenzione si è arrivati attraverso un lavoro certosino e paziente messo in campo da oltre un anno dal Sindaco Giuseppe Spagnuolo in prima persona e dal delegato al Parco archeologico Salvatore Antonacci.
Durante questo percorso l’attività dell’Amministrazione ha incrociato l’attenzione costante verso il Parco e la piena condivisione degli obiettivi da parte della locale Pro Loco.
Determinante è stata la sensibilità e l’impegno della professoressa Aurora Egidio, componente del Dipartimento Scienza del patrimonio Culturale dell’Università di Salerno, nostra concittadina, che ha agevolato il contatto, il rapporto e l’approfondimento della collaborazione con il Dipartimento stesso.
Come determinanti sono stati gli apporti tecnici e scientifici della dott.ssa Silvia Pacifico funzionario archeologo della Soprintendenza, del prof. Alfonso Santoriello e del dott. Giacomo Pardini del Dipartimento dell’Università di Salerno.
I dettagli della stipula della convenzione e le attività che saranno messe in campo verranno adeguatamente presentate in una conferenza stampa che sarà indetta nell’arco dei prossimi giorni e che vedrà la presenza di tutte le parti interessate.
Il Sindaco, Giuseppe Spagnuolo
Il Delegato al Parco Archeologico, Salvatore Antonacci