Anche nel 2025 sarà possibile aderire alla pensione anticipata. Ecco le nuove regole stabilite dall’INPS per l’anno in corso
La domanda per la pensione anticipata deve essere inviata all’INPS, che verifica il rispetto di tutte le condizioni previste. Se accolta, il lavoratore riceverà comunicazione della prima data utile per il pensionamento. Scopriamo insieme, allora, quali sono i lavoratori che possono aderire a questa possibilità nel 2025 appena iniziato.
Queste misure rappresentano un importante riconoscimento per i lavoratori impegnati in mansioni che mettono a dura prova il fisico e la salute, offrendo loro la possibilità di ritirarsi con maggiore serenità.
Chi può beneficiare della pensione anticipata?
Il termine “lavoro usurante” identifica quelle attività lavorative che, a causa dell’impegno fisico richiesto, sono particolarmente stressanti e spesso fonte di infortuni. Con il Decreto Legislativo n. 67 del 2011, il legislatore ha introdotto misure per consentire a chi svolge questi lavori di accedere alla pensione anticipata con requisiti agevolati, rivolgendosi sia ai lavoratori pubblici che privati.
I benefici previdenziali sono rivolti a chi svolge attività particolarmente faticose e pesanti, tra cui:
- Lavori usuranti: come quelli svolti in gallerie, cave, miniere o in condizioni di alte temperature.
- Lavoro notturno: per turnisti o chi lavora di notte tutto l’anno.
- Lavoro alla catena di montaggio: per addetti alla “linea catena”.
- Conducenti di veicoli: con almeno nove posti destinati al trasporto pubblico.
Alcuni esempi di mansioni considerate usuranti includono operazioni in spazi ristretti, lavorazione del vetro cavo, asportazione dell’amianto e attività in cassoni ad aria compressa. I datori di lavoro devono comunicare annualmente, in modalità telematica, l’esecuzione di lavoro notturno o usurante agli enti competenti, come la Direzione del Lavoro e gli istituti previdenziali. Devono inoltre notificare l’inizio delle attività usuranti entro 30 giorni, pena una sanzione amministrativa da 500 a 1500 euro.
Per ottenere la pensione anticipata con agevolazioni, il lavoratore deve aver svolto l’attività usurante per almeno sette anni negli ultimi dieci, o per metà della sua vita lavorativa complessiva.
Dal 2016 al 2026, i requisiti specifici sono:
- Mansioni usuranti e lavoro notturno per 78 giorni o più all’anno:
- Dipendenti: Quota 97,6 (età minima 61 anni e 7 mesi, 35 anni di contributi).
- Autonomi: Quota 98,6 (età minima 62 anni e 7 mesi, 35 anni di contributi).
- Lavoro notturno tra 72 e 77 giorni all’anno:
- Dipendenti: Quota 98,6 (età minima 62 anni e 7 mesi).
- Autonomi: Quota 99,6 (età minima 63 anni e 7 mesi).
- Lavoro notturno tra 64 e 71 giorni all’anno:
- Dipendenti: Quota 99,6 (età minima 63 anni e 7 mesi).
- Autonomi: Quota 100,6 (età minima 64 anni e 7 mesi).
Dal 2017, i lavoratori impegnati in attività usuranti non sono soggetti alle “finestre mobili” che posticipavano la decorrenza della pensione. Inoltre, i requisiti agevolati non vengono adeguati alla speranza di vita per gli anni 2019, 2021, 2023 e 2025.
Per l’accesso all’APE Sociale o al trattamento per lavoratori precoci, la Legge di Stabilità del 2017 ha ampliato le categorie dei lavori gravosi, includendo mansioni come:
- Addetti alla concia, facchini, operatori ecologici.
- Infermieri, ostetriche, maestri d’asilo.
- Operai edili, siderurgici e marittimi.
Questa lista è stata ulteriormente estesa nel 2018, includendo pescatori e operai agricoli.