![Bellezza e infelicità](https://www.ilsabato.com/wp-content/uploads/2025/02/Donna-triste-6.2.2025-ilsabato.com_-1024x683.jpg)
Le donne belle over 40 sono le più tristi: perché - (ilsabato.com)
La bellezza e l’infelicità femminile: il noto psichiatra Raffaele Morelli spiega uno dei misteri della mente umana
Raffaele Morelli, psichiatra e psicoterapeuta di fama, ha dedicato la sua vita professionale ad esplorare le complessità della psiche umana, affrontando tematiche profonde e talvolta scomode. A 76 anni, e dopo un lungo percorso che lo ha visto alla guida dell’Istituto Riza, Morelli continua a offrire spunti di riflessione su questioni che riguardano l’identità, la bellezza, l’amore e la salute mentale. Le sue parole in una recente intervista al Corriere della Sera, cariche di saggezza e umanità, ci invitano a riflettere su come la società moderna influenzi il nostro benessere psicologico.
La salute mentale è un tema centrale nelle discussioni di Morelli. Egli osserva che la maggiore parte delle problematiche psicologiche che incontra nei suoi pazienti è legata all’ansia. L’ansia, secondo il suo approccio, è un tentativo dell’inconscio di portare alla luce una verità più profonda che la persona non riesce a vedere. In questo contesto, Morelli rifiuta l’uso di psicofarmaci, sostenendo che la vera guarigione deve provenire dall’accettazione e dalla comprensione del dolore.
Invece di analizzare il passato dei pazienti, Morelli si concentra sui ricordi felici dell’infanzia. Questa metodologia riflette un approccio più olistico e umano alla terapia, dove il paziente è incoraggiato a riconnettersi con il bambino interiore, spesso trascurato nell’adulto. La felicità, per Morelli, non deriva dall’eliminazione del dolore, ma dalla capacità di abbracciarlo e di trasformarlo in una forza creativa.
La bellezza e l’infelicità femminile
Secondo Morelli, uno dei gruppi più infelici nella nostra società è rappresentato dalle donne attraenti che superano i 40 anni. Questo potrebbe sembrare un’affermazione provocatoria, ma il fondamento della sua osservazione è radicato in esperienze cliniche e nella cultura contemporanea. Le donne belle, una volta apprezzate per il loro aspetto, spesso vedono il loro valore ridotto man mano che invecchiano. La mancanza di complimenti e riconoscimenti diventa un tema ricorrente, portando a sentimenti di insoddisfazione e tristezza. Il mondo occidentale, in particolare, sembra premiare la giovinezza e la bellezza, relegando le donne più mature a una sorta di invisibilità.
![Donne belle tristi](https://www.ilsabato.com/wp-content/uploads/2025/02/Donna-triste-6.2.2025-ilsabato.com_2.jpg)
Morelli sottolinea un aspetto cruciale: l’ossessione per l’estetica e il giudizio altrui possono portare a una crisi di identità. Le donne belle, non ricevendo più l’attenzione che una volta ricevevano, possono sentirsi come se avessero perso parte del loro valore. Questo fenomeno non è limitato alle sole donne, ma ha ripercussioni anche sugli uomini, i quali, a loro volta, possono trovarsi a dover fronteggiare insicurezze legate al loro aspetto e alla loro capacità di attrarre.
La riflessione di Morelli sull’insicurezza maschile, con particolare riferimento agli italiani, aggiunge un ulteriore strato di complessità al discorso. Egli afferma che gli uomini italiani sono tra i più insicuri al mondo. Questa affermazione può sembrare sorprendente, ma l’analisi culturale e sociale suggerisce che la società italiana, con le sue tradizioni e aspettative, esercita una pressione significativa sugli uomini. La necessità di dimostrare virilità, successo e capacità di attrazione può generare ansia e insoddisfazione.
Molti uomini, secondo Morelli, si sentono schiacciati da queste aspettative, portandoli a sviluppare comportamenti compensatori o a rifugiarsi in dinamiche tossiche nelle relazioni. La ricerca di approvazione e il timore del giudizio altrui diventano delle costanti che influenzano negativamente il loro benessere emotivo. Questo porta a una spirale di incertezze che può sfociare in vere e proprie crisi esistenziali.