Documento politico del coordinatore cittadino La Sala e della consigliera comunale Battista: «I giochi non sono ancora fatti, ma entro due mesi bisogna definire programma e persone»
Gentile Direttore,
la ricostruzione giornalistica del dibattito in corso sulle prossime comunali del 2017 ha molti pregi e tuttavia ci suggerisce qualche precisazione e qualche riflessione. Partiamo dai pregi. Intanto la prudenza con cui affronta una materia per sua natura scivolosa e mutevole e poi la capacità di mettere in ordine dati, notizie, indiscrezioni per formulare ipotesi plausibili, provando a rintracciare anche nel non detto o nel retropensiero – come si dice – il bandolo della matassa. Innanzitutto (data per acquisita, ed a noi pare definitivamente accertata, l’inattitudine al ruolo e l’inconcludenza amministrativa di Spagnuolo & friends) la necessità di procedere, nel più breve tempo possibile, ad individuare, e presentare alla Città, il candidato che potrà validamente interpretare una seria e credibile alternativa all’attuale marasma gestionale.
“Piazza Grande”, presente nelle amministrative del 2012 con una propria lista (che raccolse circa 900 voti) e si rappresenta in Consiglio Comunale con un’azione incisiva e coerente, anche su questo ha più volte ribadito l’urgenza di una forte iniziativa politica e consiliare per dare autorevolezza e respiro strategico al governo cittadino. Abbiamo invocato – di fronte ad una situazione della quale abbiamo avvertito e denunciato i rischi – una “coalizione di salute pubblica, un Comitato di Liberazione per il buon governo, per restituire alla nostra Città la dignità ed il prestigio perduto”, rinunciando ad ogni pregiudiziale ideologica sulle alleanze. Per questo abbiamo partecipato alle attività di coordinamento dei gruppi e dei consiglieri di minoranza ed abbiamo convintamene aderito ad una iniziativa politica tra partiti, associazioni, cittadini interessati a costruire un programma ed una squadra vincente sul pressappochismo e la superficialità del sindaco Spagnuolo e della sua giunta. Dopo alcuni mesi e due affollati incontri evidentemente non tutto è ancora chiaro: neppure sulle modalità di convocazione, sul chi, sul quando e sul come, se dopo l’ultimo consiglio comunale dello scorso luglio, per qualche vistoso tatticismo, o peggio per qualche mediocre patteggiamento e persino in esito ad un commovente percorso mistico, Spagnuolopaolo ha potuto superare l’ultimo vero scoglio alla sua insufficiente e maldestra gestione. E può oggi dilagare utilizzando disinvoltamente tutte le leve del potere civico.
Tanto premesso, riteniamo necessario precisare che in nessuna occasione ufficiale ed ufficiosa è stata posta, discussa e formalmente proposta, negli incontri ai quali abbiamo partecipato, la candidatura dell’ing. Geppino Spagnuolo. A meno che i tavoli si aprono e si chiudono secondo misteriose ragioni e si modificano all’insaputa di alcuni. Beninteso, l’Udc può autonomamente convergere su un nome e proporlo ad ospiti ed amici: ma, come l’esperienza dimostra, questa non è quasi mai la strada più agevole per realizzare intorno ad un candidato un consenso largo e condiviso. A tal proposito non facciamo nessuna fatica a precisare sulla questione (al di là di ogni pur lecita congettura) che non abbiamo espresso nessun parere sulla eventuale candidatura di Geppino Spagnuolo (al quale pure ci lega una comune lontana militanza), per la semplice ragione che in nessuna sede sono state concordate neppure le modalità di indicazione e di selezione di eventuali candidature. Né qualcuno può ritenere che il contributo di “Piazza Grande” si debba limitare alla manifestazione di un eventuale gradimento ex post su scelte operate da altri. Mentre, presumibilmente, si comincia ad entrare nel vivo del confronto, vogliamo cogliere questa occasione per invitare tutti all’esercizio della prudenza, nella convinzione che i giochi non sono ancora fatti. Molto ancora ribolle e si agita dentro e fuori i partiti e sopra e sotto i tavoli, che – tra l’altro – negli ultimi giorni si vanno moltiplicando e disegnano scenari di ambizioni velleitarie ed anche di rinnovate ipotesi di alleanze (anche nel Partito democratico) a quanto pare con l’avallo dello stesso vice sindaco Tuccia. Il quale forse se – a conti fatti – potrebbe aver rinunciato al disegno di sfiduciare Spagnuolo, sarebbe impegnato – Puc, o non Puc e forse proprio per il Puc – a neutralizzare, o almeno a contenere un sindaco allenato a gestire tutti i compromessi politici e tutti i trasformismi consiliari. “Piazza Grande” è tuttora convinta che se prevale il discernimento e la lealtà è possibile in tempi certi, diciamo entro due mesi, definire un programma e presentare alla nostra Città gli uomini che, per entusiasmo, capacità personali, autorevolezza pubblica, sono chiamati a realizzarlo. Si può fare.
Nunzia Battista – capogruppo consiliare
Raffaele La Sala – coordinatore