Il primo cittadino risponde alle domande della settimana sul caso-Urciuoli, sulla falsa partenza del servizio civile, sulla mancata “assunzione” degli 11 selezionati per il progetto “Aurora”. E la “buona notizia” è…
A mente fredda e analizzando i fatti quali sono le sue valutazioni sulla presunta incompatibilità fra la carica di consigliere comunale e componente dell’Organismo indipendente di valutazione del “Moscati” che riguarderebbe l’assessore Stefania Urciuoli? E quali sono le sue considerazioni anche sul fatto che, a quanto pare, già tre mesi fa gli uffici comunali erano a conoscenza di tale presunta incompatibilità confermata da un parere rilasciato ad uno dei funzionari comunali dal dott. Gianfranco Becatti del Dipartimento della Funzione Pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri?
In merito a valutazioni circa la presunta incompatibilità fra la carica di consigliere comunale e l’incarico professionale affidato alla dott.ssa Urciuoli da parte dell’Azienda Ospedaliera “Moscati”, penso sia opportuno attendere lo svolgimento, in serenità ed autonomia, dell’istruttoria avviata dal segretario comunale dott. Iorio, e le valutazioni che eventualmente effettueranno anche i responsabili del “Moscati”, oltre che le determinazioni dell’assessore Urciuoli.
Ma si può già dire che il modo con cui è stata sollevata la questione, da parte della minoranza, va oltre la questione stessa e lascia molto perplessi, anzi, ancor di più, delusi.
Lanciare una “velina” notturna alla stampa, a poche ore da un Consiglio Comunale, chiedendo contestualmente le dimissioni “ad horas” dell’assessore Urciuoli ed addirittura le mie dalla carica di Sindaco (!) e quelle dell’intera Amministrazione, ponendo poi la questione nel Consiglio Comunale di poche ore dopo senza alcuna compiuta possibilità di discussione, è la dimostrazione (non la prima) della volontà di alzare polveroni, nel tentativo di minare la serenità che faticosamente ed ostinatamente stiamo cercando di reintrodurre nella vita del Comune e della nostra Città.
Se si fosse realmente voluto evidenziare e verificare la presunta incompatibilità di cui la minoranza era venuta a conoscenza, sarebbe stata opportuna e doverosa una semplice segnalazione, al Sindaco od al Segretario Comunale, delle notizie di cui si era venuti in possesso, e chiedere le conseguenti istruttorie e determinazioni.
Ci sarebbe stato l’effetto derivante dall’attività di controllo propria del ruolo di consiglieri, non l’effetto mediatico e scandalistico perseguito; si è quindi preferito il lancio della “velina”, tra l’altro alimentata nei giorni successivi, come da prassi, dal riverbero di vecchi megafoni di regime.
Ma riconducendo la questione nel suo giusto ambito, si tratta di una presunta incompatibilità tra la carica di consigliere comunale ed un incarico professionale affidato alla dott.ssa Urciuoli nel mese di febbraio 2018. Ripeto che non mi esprimo sulla presunta incompatibilità in sostituzione degli organi competenti, ma è opportuno precisare che, in ogni caso, l’incarico (ambìto da molti) non ha alcuna interferenza con il Comune di Atripalda ed era stato già ricoperto dalla dott.ssa Urciuoli in passato.
Il prestigio di tale incarico è, inoltre, uno dei tanti elementi rappresentativi delle qualità professionali dell’assessore; qualità per le quali, tra l’altro, Stefania Urciuoli è stata candidata, ed eletta, al Consiglio Comunale di Atripalda.
Anche qualora si ritenesse sussistente l’incompatibilità sotto l’aspetto formale, da rilevare a mio avviso dall’Ente che ha affidato l’incarico e non dal Comune di Atripalda, vi è una procedura per la quale si chiede di optare per la carica elettiva o l’incarico affidato, rimuovendo così la causa di incompatibilità.
Insomma, niente che possa offuscare la validità degli atti fin qui assunti dal Comune, né che possa giustificare neanche la sola richiesta di dimissioni di Sindaco ed Amministrazione Comunale.
In merito, infine, al parere della Funzione Pubblica citato dalla minoranza, va affermato che il Comune di Atripalda non ha chiesto, né ottenuto, alcun parere in merito; si tratta, da quanto appreso in questi giorni, di un parere richiesto personalmente da un funzionario comunale, evidentemente per sue ragioni personali, che è stato reperito e citato maliziosamente dalla minoranza come un parere reso al Comune di Atripalda.
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Ci è stato segnalato che quasi tutti, se non tutti, i 12 volontari impegnati dal 12 giugno scorso nel Servizio civile denominato “G.A.I.A – giovani ed animali per l’Irpinia nell’ambiente”, anziché essere coinvolti nei progetti descritti dal bando, cioè riguardanti esclusivamente la cura, l’assistenza e l’utilizzo di cani, sarebbero stati distribuiti presso i vari uffici comunali a svolgere mansioni completamente diverse da quelle per cui hanno fatto domanda (e, viceversa, non si potrebbe escludere che molti non abbiano partecipato al bando proprio perché convinti di dover fare un’esperienza al fianco al fianco di animali): è effettivamente così? Ed è consentito?
Le segnalazioni a volte sono volutamente ridondanti, come nel caso precedente, a volte precoci.
Il progetto “G.A.I.A. – giovani ed animali per l’Irpinia nell’ambiente”, predisposto da tempo, che interessa dodici volontari del Servizio Civile, ha preso avvio il giorno 12 di questo mese. All’atto della presa in servizio ci sono state due rinunce e pertanto è stata attivata la procedura di sostituzione presso il competente Dipartimento delle Gioventù e del Servizio Civile.
Sostituzione che solo in data 18 giugno si è concretizzata, con avvio al servizio delle altre due unità a decorrere dal 25 giugno.
Nelle more dell’espletamento di tutte le procedure di immissione in servizio con il Dipartimento e prima dell’avvio della fase di formazione, che avverrà al momento della presenza del gruppo al completo, i volontari sono stati temporaneamente dislocati presso alcuni uffici comunali, al fine di far prendere loro confidenza con la struttura comunale, con la quale dovranno comunque interagire durante lo svolgimento delle attività del progetto, ed anche per avere modo di conoscere per quanto possibile le loro singole attitudini, sempre al fine di un efficace e proficuo sviluppo del progetto.
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Come mai, a distanza di due mesi dal completamento della lunga fase istruttoria svolta insieme all’Inps, i cittadini selezionati per essere impiegati in mansioni di pubblica utilità attraverso il cosiddetto progetto “Aurora” non sono stati ancora “assunti”?
Successivamente alla fase di verifica dell’INPS, c’è stato un confronto con gli uffici regionali competenti per verificare fino in fondo la tassatività della richiesta di alcuni requisiti, la cui mancanza ha determinato l’esclusione dal progetto di alcuni richiedenti.
Stiamo procedendo alla fase di contrattualizzazione ed assicurazione dei beneficiari, per poi passare all’effettivo avvio delle attività.
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Qual è la “buona notizia” della settimana?
Nella mattinata di mercoledì scorso la Provincia ha avviato i lavori di sistemazione della strada provinciale Cerzete, nel tratto interrotto per il cedimento di un sottostante cunicolo per il passaggio delle acque piovane.
L’intervento necessario è più consistente di quanto poteva apparire inizialmente, e la Provincia, anche a seguito del continuo interessamento del nostro delegato ai lavori pubblici Antonacci, ha accelerato rispetto alle procedure ordinarie di finanziamento ed affidamento dei lavori, per porre fine al più presto ai disagi dei residenti e degli utilizzatori del tratto stradale in oggetto.
Questa settimana è stato anche prontamente eseguito e completato l’intervento, della stessa tipologia ma più contenuto, in Via Aversa. Intervento eseguito celermente dal Comune, sempre con la costante presenza ed attenzione dei tecnici comunali e del delegato Antonacci.