Preoccupazione per il calo delle coperture vaccinali in Italia: segnali allarmanti dalla Commissione Salute - Ilsabato.com
C’è crescente preoccupazione riguardo al calo delle coperture vaccinali in Italia, una questione sollevata dalla Commissione Salute dell’Accademia dei Lincei, composta da esperti di prim’ordine nel campo della scienza e della salute. I professionisti, tra cui immunologi e infettivologi di spicco, attraverso un documento dettagliato, hanno messo in evidenza le gravi conseguenze del fenomeno. Il richiamo all’importanza della vaccinazione e la necessità di promuovere una campagna di sensibilizzazione sono le principali conclusioni di un’analisi che, a cinque anni dal primo caso di Covid-19 nel Paese, assume una rilevanza cruciale.
Uno dei punti fondamentali emersi dal report riguarda il calo della copertura vaccinale per i vaccini infantili. Le statistiche indicano che in alcuni casi, i tassi stanno scendendo sotto la soglia raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, segnalando un allerta per la sanità pubblica. Nel 2024, per esempio, si sono registrati 1.045 casi di morbillo in Italia, un numero allarmante se confrontato ai 44 casi dell’anno precedente. Il morbillo, malattia altamente contagiosa, può avere conseguenze severe, inclusi ricoveri e complicazioni gravi.
La Commissione evidenzia come, parallelamente, ci sia stato un aumento significativo dei casi di pertosse in Italia e in molti altri Paesi europei. L’incidenza della malattia è aumentata rapidamente tra la fine del 2023 e il primo trimestre del 2024, mettendo in luce una situazione che richiede interventi urgenti. Inoltre, i dati relativi alla copertura vaccinale per l’influenza negli adulti mostrano un calo preoccupante: dal 20,2% dell’anno precedente al solo 18,9% nella stagione attuale. Questi numeri sottolineano l’importanza di adottare misure decisive per invertire la rotta.
Un aspetto significativo evidenziato dagli esperti è la presenza di disuguaglianze nelle coperture vaccinali tra le diverse regioni italiane. Per esempio, il vaccino contro il Papillomavirus umano , che previene il cancro della cervice uterina, non raggiunge il tasso di copertura dell’95% in nessuna regione. Le statistiche mostrano tassi molto variabili: solo il 31% delle femmine della coorte di nascita del 2010 ha completato il ciclo vaccinale, con picchi del 61% in Toscana e minima del 20% in Sicilia. Questa differenza rappresenta un grave problema di salute pubblica e richiede strategie più efficaci e mirate a livello locale.
Le conseguenze di queste disuguaglianze non si limitano a problematiche di salute immediate, ma si estendono anche all’ambito sociale, con un potenziale incremento dei costi per il sistema sanitario nazionale. Questo scenario richiede un’azione coordinata per garantire una distribuzione equa delle vaccinazioni e per colmare il divario tra le diverse aree geografiche.
Il report della Commissione Salute mette in risalto come, nonostante i recenti cali, i vaccini abbiano avuto un impatto significativo sulla salute a livello globale. Ogni anno, oltre un milione di bambini nei Paesi con minori risorse perdono la vita a causa dell’assenza di vaccini fondamentali, come quelli contro il morbillo e la pertosse. Gli esperti ricordano che, sebbene ci siano stati importanti successi, come l’avanzamento nello sviluppo di vaccini contro malattie come la malaria e il cancro, alcune sfide rimangono tuttora aperte.
In particolare, la Commissione ha sottolineato l’importanza di continuare il lavoro per sviluppare vaccini terapeutici e per combattere la resistenza agli antibiotici. Questo tema è diventato una priorità durante la presidenza italiana del G7 del 2024, segnando un passaggio cruciale nella ricerca per la salute globale.
La pandemia di Covid-19 ha ulteriormente evidenziato la necessità di una resilienza nella promozione delle vaccinazioni. Grazie ai vaccini contro il Covid, secondo un report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Europa, sono state salvate oltre 1,6 milioni di vite di persone di età pari o superiore a 25 anni tra dicembre 2020 e marzo 2023. Questi risultati non solo dimostrano l’efficacia delle vaccinazioni, ma indicano anche l’importanza di garantire accesso e distribuzione efficaci ai vaccini.
Dalla Commissione Salute dell’Accademia dei Lincei giunge l’appello affinché il Biotecnopolo di Siena diventi operativa al più presto, sottolineando il suo potenziale beneficio per la salute pubblica. L’invito è chiaro: è necessaria una mobilitazione generale per ristabilire una cultura vaccinale forte e diffusa, capace di affrontare non solamente il calo delle coperture, ma anche le disuguaglianze regionali e le sfide future in ambito sanitario.
La Commissione ha ribadito l’importanza di proseguire in studi e ricerche epidemiologiche che possano supportare le decisioni nel campo della salute pubblica, affinché si possano proteggere le generazioni future e garantire un sistema sanitario robusto e solidale.