Previsioni sballate: la potatura dell’ultimo tratto di via Appia è già terminata, strada riaperta


Quando la confusione e l’approssimazione partoriscono una comunicazione sbagliata e fuorviante. Ecco chi si prende gioco dei cittadini e dei giornali

Il transito veicolare è stato consentito nonostante l’ordinanza lo vietasse.

Avvertiamo l’esigenza di scusarci con i nostri lettori per la serie di inesattezze che ci stiamo ritrovando a pubblicare, nostro malgrado, da tre settimane a questa parte, sia sul giornale che sul sito, riguardo la potatura dei platani, in particolare quelli di via Appia.

Cominciamo dal numero in edicola oggi, dove a pag. 10 campeggia la notizia che via Appia resterà chiusa fino a lunedì perché sarebbe stato necessario procedere con la potatura dell’ultimo tratto, quello compreso fra la rotatoria nei pressi dello svincolo autostradale e quella all’incrocio con via Tufarole. Ebbene, stamattina abbiamo appreso, invece, che l’intervento si è concluso praticamente ieri sera, con tre giorni di anticipo rispetto alle previsioni e che quindi via Appia è attualmente aperta e transitabile (non si sa neanche quanto regolarmente visto che senza un provvedimento di revoca l’ordinanza è teoricamente ancora efficace dalle ore 7:00 del 15 marzo fino alle ore 24:00 del 18 marzo).

Eppure la notizia dell’ordinanza di chiusura di via Appia dal 15 al 18 marzo è stata trasmessa in un comunicato stampa diffuso ad alcuni organi di informazione, fra cui il nostro giornale, direttamente dal Comandante della Polizia municipale, il cap. Domenico Giannetta, appena giovedì scorso, cioè il giorno prima dell’inizio dei lavori, evidentemente ritenendo necessario e doveroso avvisare i cittadini e gli automobilisti dei disagi che avrebbero avvertito. Poi abbiamo scoperto che non era proprio così e più avanti lo chiariremo meglio.

Il comunicato diffuso ai giornali sulla chiusura di via Appia dal 15 al 18 marzo.

E invece che cosa è successo? E’ successo che, sballando completamente qualsiasi previsione, i lavori sono stati effettuati in un solo giorno, durante il quale, peraltro, adottando il senso unico alternato “volante”, il passaggio veicolare è stato comunque consentito mentre gli autobus dell’Air sono stati dirottati su percorsi alternativi con non pochi disagi per i viaggiatori.

E non è finita qui, purtroppo, almeno per quanto ci riguarda.

Nel numero in edicola sabato 2 marzo, infatti, in bella evidenza a pag. 5 davamo la notizia, su precisa indicazione della consigliera delegata al verde, Anna De Venezia, che nella settimana successiva, cioè quella compresa fra lunedì 4 e venerdì 8 marzo, sarebbe iniziata la potatura dei platani in via Appia.

Ed invece che cosa è successo? E’ successo che i lavori sono iniziati solo lunedì 11 marzo, cioè dopo diversi giorni. E quindi siamo rimasti in edicola una settimana con una notizia inesatta e fuorviante senza che nessuno dei nostri interlocutori istituzionali avvertisse il bisogno di giustificarsi o scusarsi, né con noi, né con i nostri lettori.

E, ancora, proprio quando pensavamo di essere riusciti a dare una informazione più corretta e completa nel numero successivo del giornale, quello in edicola sabato 9 marzo, fornendo tutti i dettagli dell’intervento di potatura che sarebbe cominciato il lunedì successivo in via Appia e poi proseguito nelle altre zone della città grazie alle informazioni contenute nella prima ordinanza, abbiamo prima riscontrato che per effettuare gli interventi previsti occorreva la metà del tempo e poi scoperto, appunto giovedì scorso, che si erano scordati di inserire l’ultimo tratto di via Appia, per cui si è resa necessaria l’ultima ordinanza di chiusura del traffico per 4 giorni, accompagnata addirittura da un comunicato stampa straordinario (l’ultimo risale ai tempi delle barzellette sull’autovelox), resosi necessario evidentemente per provare a rimediare alla dimenticanza. Salvo poi scoprire che, come già scritto all’inizio, è bastato un solo giorno.

Insomma, una pena.

Davvero un capolavoro di confusione, approssimazione e inadeguatezza, sia nel gestire l’intervento che la comunicazione. E se è questa la considerazione che avete dei cittadini, dei giornali e dei lettori, per il futuro, gentilmente, fate a meno di noi e magari affidatevi ai social media dove ognuno può dare libero sfogo alla propria fantasia accreditando le ipotesi più fantasiose anche sui fatti più evidenti.



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