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Privacy, c’è il responsabile

Attivata la procedura per la riaccensione del sistema di videosorveglianza

L’adeguamento alla normativa è costato altri 6mila euro

Finalmente è stato compiuto uno dei passi necessari per la riattivazione del sistema di videosorveglianza comunale. Nella scorsa settimana, infatti, è stato nominato il Responsabile per la protezione dei dati personali, individuato nella persona di Salvatore Liguori, 52enne ingegnere di Nocera Inferiore.

Il Responsabile, che deve possedere un’approfondita conoscenza della normativa e delle prassi in materia di privacy, dovrà soprattutto organizzare la gestione dei dati personali affinchè questi siano trattati in modo lecito. Nel frattempo, la ditta Netpharos– per un costo di oltre 6.000 euro-si occuperà di adeguare l’intero sistema di videosorveglianza alle recenti norme. Altro passaggio che dovrà essere effettuato è quello di individuare una stanza dedicata ai monitor, osservabili esclusivamente da personale qualifica ed autorizzato.

Insomma, dopo uno stallo di almeno otto mesi, qualche passo in avanti è stato fatto affinchè l’impianto di videosorveglianza venga riattivato al più presto. Il Comune, infatti, non si è subito adeguato all’introduzione delle nuove Leggi in materia di trattamento dei dati e questa “indecisione” ha causato la chiusura degli occhi elettronici installati in città (circa una decina oltre ai quattro varchi di rilevazioni di targhe). E questo standby sicuramente ha reso più complicato il lavoro delle forze dell’ordine, con la conseguente “felicità” dei delinquenti.

Nel corso di questi ultimi mesi, infatti, non è stato possibile, o almeno non subito, identificare gli autori di  furti o di alcuni tentativi di rapina. Ancora peggio è andata agli uffici dove ha sede l’UTC, colpiti da tre raid in poco più di un anno. E tutto ciò, dopo aver speso circa 140.000 per le telecamere negli ultimi sei anni, è davvero una grande beffa. Tra fornitura e messa in opera, è questo il costo complessivo dell’impianto che avrebbe dovuto garantire massima sicurezza ai cittadini. Speriamo quindi che la nomina del RPD dia il via alla “riscossa delle telecamere”.

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Redazione