Quattro anni dopo l'attentato: la lotta di Salvatore Attanasio per la verità e la giustizia - Ilsabato.com
Un’onda di speranza accompagna le parole di Salvatore Attanasio, padre dell’ambasciatore Luca Attanasio, assassinato nel febbraio 2021. Nonostante siano trascorsi più di quattro anni dall’attentato avvenuto a Goma, in Repubblica Democratica del Congo, la ricerca della verità continua a essere sostenuta dalla fiducia nelle istituzioni e nella giustizia. Attanasio ha condiviso il suo messaggio durante un incontro al Pirellone di Milano, un evento organizzato dal capogruppo del Partito Democratico al Consiglio regionale della Lombardia, Pierfrancesco Majorino.
Durante l’incontro, Salvatore Attanasio ha espresso l’importanza di mantenere viva la fiducia nel sistema giudiziario e nelle istituzioni, nonostante le incertezze e i punti oscuri che caratterizzano il caso. “Ci auguriamo che l’incontro di oggi sia una spinta in più affinché le istituzioni intervengano senza riserve,” ha affermato il padre di Luca. La fiducia, ha proseguito, “è l’ultima a morire,” sottolineando il legame che l’ambasciatore aveva con il suo ruolo istituzionale. Luca Attanasio, infatti, non era solo un cittadino, ma un rappresentante dell’Italia, un simbolo di impegno e servizio all’estero.
Questo senso di appartenenza e responsabilità va oltre il legame familiare, coinvolgendo l’intera comunità. Salvatore Attanasio ha richiamato il dovere collettivo di non dimenticare il sacrificio del figlio e di continuare a lottare per la verità, un ideale tutelato dalla nostra Costituzione. La persistenza di un impegno collettivo per la giustizia lascia presagire che l’eredità di Luca continua a vivere non solo attraverso la memoria, ma anche attraverso l’azione di coloro che si pongono come guardiani della trasparenza e della verità.
Un tema ricorrente nelle parole di Salvatore Attanasio è l’eredità morale lasciata da Luca. Il padre ha ricordato come il valore dell’ambasciatore, la sua dedizione al servizio e il suo spirito di sacrificio continuino a ispirare molte persone. “Luca continua a seminare, lo vediamo tutti i giorni dalle manifestazioni di interesse della gente comune,” ha detto, sottolineando il suo patrimonio valoriale che rimane vivo. Questo legame si manifesta nelle attivazioni sociali e nelle iniziative che ricordano i valori per cui Luca ha combattuto.
Quelli che Salvatore definisce “principi fondanti” della nostra Costituzione sono per lui la luminosa eredità che il figlio ha lasciato. Le sue parole risuonano come un richiamo alla responsabilità civica e all’impegno per una società più giusta e equa. La figura di Luca non è soltanto quella di un ambasciatore, ma rappresenta una causa più grande: la dedizione al bene comune e la lotta per i diritti.
La questione delle indagini rimane centrale per la famiglia Attanasio. Salvatore ha chiarito che alcuni dettagli del caso sono ancora oggetto di indagine, senza potere fornire chiarimenti sui contenuti del secondo fascicolo aperto dalla Procura. Al contempo, ha espresso preoccupazione per il corso delle indagini, che hanno portato finora a risultati deludenti nel primo atto. Attanasio ha delineato come l’incertezza sui procedimenti legali influisca non solo sulle aspettative della famiglia, ma anche sul diritto di sapere della comunità intera.
La mancanza di risposte definitive ha generato frustrazione e preoccupazione. È un dolore che non solo tocca la famiglia, ma abbraccia tutti i cittadini che si sentono privati della verità su un evento che ha colpito il cuore del paese. A tal proposito, la richiesta di giustizia da parte di Salvatore si fa sempre più forte. “Abbiamo il diritto di conoscere la verità,” ha dichiarato, esprimendo un sentimento che risuona profondamente nella società attuale.
Salvatore Attanasio ha infine sottolineato l’umanità di Luca, la sua disponibilità e il suo impegno: “Era un uomo delle istituzioni,” ha affermato, evidenziando che la sua eredità non appartiene solo alla famiglia, ma a tutta la collettività. La determinazione e l’entusiasmo con cui Luca ha rappresentato l’Italia lasciando un segno nei cuori di tutti, sono una fonte di ispirazione per continuare a perseguire la verità e la giustizia.
La memoria di Luca non è un’eredità passiva, ma un invito all’azione. Non resta che attendere sviluppi futuri, mentre la famiglia Attanasio continua la sua battaglia per la verità, sostenuta da parole di speranza e da una comunità che non dimentica.