Ignoti si sono introdotti nei locali di largo Pergola ed hanno messo a soqquadro diverse stanze: cosa cercavano? e cosa hanno portato via?
Raid notturno nell’archivio urbanistico comunale. Durante la notte scorsa, ignoti si sono introdotti nelle stanze di Largo Pergola dove ha sede l’ufficio tecnico comunale. Dopo essere entrati dalla finestra del bagno, i malviventi, forse due, si sono diretti nell’ala dell’immobile dove lavorano i funzionari che si occupano della pianificazione territoriale.
Nessun danno, porta di ingresso intatta, finestre senza segni di effrazione, apparentemente non manca nessun oggetto di valore, nessun apparecchio, eppure nella stanza dove ha sede la Protezione Civile ci sono radio, caricatori a pile, strumenti e gruppi di continuità di un certo valore che non sono stati toccati. Ad accorgersi del “sopralluogo” notturno sono stati i funzionari questa mattina. All’interno di alcuni uffici messi a soqquadro solo documenti buttati a terra e fascicoli sparpagliati. Alcuni uffici erano chiusi a chiave, altri aperti.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia municipale chiamati dai colleghi. Poi è stato avvertito il comandante Domenico Giannetta, che ha subito avvisato il sindaco Giuseppe Spagnuolo. Per il momento non è stato ritenuto necessario presentare denuncia ai Carabinieri, si cerca di capire se manca qualcosa, tra gli incartamenti, tra quei fascicoli già attenzionati dalla Magistratura negli ultimi mesi oppure tra i documenti riguardanti il Piano regolatore.
Per ora si pensa ad una bravata, ad un atto di vandalismo commesso senza un motivo apparente, ma non è escluso che l’intruso o gli intrusi vogliano far credere con questo atto di poter arrivare a ben altro. Chi si è introdotto negli uffici sapeva benissimo che la finestra era aperta, che l’edificio non presenta alcun sistema di allarme e che non ci sono telecamere né all’ingresso né all’esterno.
Tra gli stessi dipendenti si registra nervosismo e malumore per quanto accaduto, c’è chi vuole minimizzare l’accaduto e c’è chi invece pensa che non sia finita qui.