Rapina a Vasto: indagini in corso per collegamenti tra diversi eventi criminosi - Ilsabato.com
Le indagini sulla rapina avvenuta il 15 febbraio nella ricevitoria Eurobet di Corso Mazzini a Vasto stanno rivelando potenziali connessioni con altri eventi criminosi verificatesi nella stessa città. La procura di Vasto ha avviato un’accertamento tecnico irripetibile per scoprire se esista un filo conduttore tra i vari episodi, richiedendo l’analisi di dispositivi elettronici di sospettati coinvolti in diverse indagini.
Il pubblico ministero Silvia Di Nunzio ha disposto un approfondimento tecnico sui dispositivi mobili di M.A.B., un quarantunenne estraneo ma residente in Italia da tempo. Questo cellulare è stato recuperato dai Carabinieri nel centro scommesse rapinato e sarà analizzato da un perito esperto. Non solo il telefono dell’accusato, ma anche quelli di altri quattro sospettati verranno esaminati per trovare eventuali collegamenti tra di loro e tra i diversi crimini in città. Attualmente, il numero totale degli indagati è otto, e il lavoro degli inquirenti si sta concentrando sull’analisi delle comunicazioni e dei dati presenti nei dispositivi elettronici.
Durante la riunione per il conferimento dell’incarico di perizia, erano presenti anche i legali degli indagati. La difesa di M.A.B. è affidata all’avvocato Marisa Berarducci, mentre gli altri sospettati sono assistiti da un gruppo di legali tra cui Francesco Tascione, Alessandro Orlando e Raffaele Giacomucci. La comparazione dei dati provenienti dai cellulari potrebbe fornire elementi utili per confermare o smentire i sospetti che circondano gli indagati, permettendo di collegare potenzialmente diversi casi già sotto indagine.
Nel corso delle indagini, la procura ha mantenuto un profilo basso, creando un’aria di segretezza intorno alle attività investigative. Gli inquirenti stanno esaminando anche le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona e stanno analizzando altre prove che potrebbero emergere nel corso dell’inchiesta. Questo approccio mira a garantire la massima cautela per non compromettere il lavoro di raccolta e analisi delle prove.
Dopo l’arresto avvenuto a seguito della rapina, M.A.B. si trova attualmente rinchiuso nel carcere di Torre Sinello a Punta Penna, dove ha sempre respinto le accuse mosse nei suoi confronti. Questa situazione di detenzione è aggravata dalla gravità del reato di cui è accusato: la rapina di domenica sera, che ha destato preoccupazione non solo tra i cittadini, ma anche tra le autorità locali. Le forze dell’ordine continuano a lavorare per chiarire i dettagli relativi a questa e ad altre questioni di sicurezza pubblica in un contesto urbano sempre più attentamente monitorato.
La crescita di episodi criminosi in città abbina la necessità di prendere misure efficaci per affrontare non solo il singolo crimine della rapina, ma anche di comprendere il contesto più ampio in cui tali atti avvengono. L’indagine sulla rapina diventa, quindi, un’opportunità per capire se ci sono dinamiche comuni o reti di collaborazione tra i diversi attori coinvolti. Con i vari fascicoli di indagine al momento separati, il compito degli investigatori si presenta complesso ma fondamentale per migliorare la sicurezza nel territorio.
Le prossime settimane saranno decisive per gli sviluppi dell’inchiesta. Con l’analisi dei dispositivi elettronici in corso e le altre prove in mano agli investigatori, si attende di scoprire se queste iniziative porteranno a un quadro più chiaro sulle connessioni tra gli episodi criminosi avvenuti a Vasto.