La difesa ha invocato il difetto di interesse, i ricorrenti hanno lamentato la penalizzazione. Il Tar si pronuncerà domani
Nell’udienza di oggi i legali del sindaco Giuseppe Spagnuolo e dei consiglieri di maggioranza hanno sollevato un’eccezione di inammissibilità per difetto di interesse perché, ricordando un precedente del 1991, i ricorrenti, essendo stati tutti eletti, non sarebbero nella condizione di chiedere l’annullamento seppure parziale delle elezioni.
L’ex primo cittadino, invece, ha sostenuto intanto che egli era candidato a sindaco e non a consigliere e che, in ogni caso, le funzioni di consigliere di maggioranza sono diverse da quelle del consigliere di minoranza e, quindi, che l’interesse ad invalidare parzialmente le elezioni è concreto laddove si ritenga che vi siano state irregolarità e, infine, che il precedente sollevato dalla difesa riguarderebbe un periodo in cui non era stata ancora introdotta l’elezione diretta del sindaco (1993).
In queste ore si registra un certo ottimismo da entrambe le parti.