Negli ultimi anni sono diversi gli interventi interrotti sul piĆ¹ bello oppure annunciati e mai cominciati: si parte dalla rotonda nei pressi del raccordo, dal centro di raccolta rifiuti e dalla linea ferroviaria
Oltre gli interventi inseriti nel Piano triennale delle Opere pubbliche 2020-2022 , diversi sono i progetti sul territorio di Atripalda che aspettano di sapere ancora cosa gli destinerĆ il futuro.
Partiamo da ovest, da una delle porte della cittĆ , ovvero lo sbocco del raccordo Av-Sa e il relativo nodo con la SS7bis. Il crocevia di via Appia ĆØ uno dei punti piĆ¹ trafficati della cittĆ , complice la prossimitĆ del polo commerciale del Parco Appia. Lāimponente rotonda realizzata ormai anni fa insieme con il nuovo sistema viario ĆØ meno funzionale di come era stata progettata su carta: lāopera comprendeva infatti una meridiana moderna posta al centro del terrapieno, che avrebbe dovuto segnare lāora in un disegno naturale adornato da diversi tipi di piante. Il progetto fu riadattato per mancanza di fondi, si disse. Al suo posto, solo un grosso tombino di derivazione elettrica, qualche bottiglia qui ĆØ la, e nessuna traccia di fiori, nemmeno ad ornare la circonferenza (es. rotonda della Maddalena). Solo un prato spoglio ritrovo di qualche passante a quattro zampe.
Poco piĆ¹ avanti, unāaltra āsospensioneā, ovvero il passaggio a livello della linea ferroviaria Sarno-Benevento. A parziale discolpa, lāamministrazione in questo caso ĆØ relegata al ruolo di spettatrice – nonostante gli sforzi compiuti finora in quanto a interlocuzione istituzionale -, visto che il piano previsto da Regione Campania e RFI tarda a concretizzarsi. Lāelettrificazione della linea in direzione Avellino dovrebbe completarsi entro la fine del prossimo anno, con lāobiettivo di aumentare il traffico su ferro su tutto il tracciato Av-Sa-Bn. Traffico che, su gomma, condiziona invece giĆ pesantemente tutta via Appia. E il passaggio a livello ĆØ solo āla ciliegina sulla tortaā di questo assembramento di auto, seppur solo per 2-3 volte al giorno. Lāidea di utilizzare il ponte in ferro superiore come alternativa alla linea posta a livello stradale comporterebbe una significativa rivoluzione in questo senso. Dallāaltro lato, il percorso esistente potrebbe diventare ciclopedonale fino alla stazione di Avellino, una scatola ancora in piedi ma senzāanima. Costo totale del progetto circa 8 mln di euro.
Proseguendo la nostra passeggiata, arriviamo ad est e ci imbattiamo, o meglio dovremmo imbatterci, in unāopera che viene giĆ attualmente finanziata dal Comune ma che non vede ancora posare la prima pietra: si tratta del Centro di raccolta comunale per lo smaltimento di rifiuti, previsto in contrada da Valleverde. Lāopera ĆØ unāidea antica – se ne parla da circa venti anni – del valore di 215 mila ā¬, ed ĆØ classificata nel piano triennale delle opere pubbliche come ālivello di prioritĆ 2ā (medio). La procedura di affidamento, quindi, ĆØ prevista per lāanno prossimo, mentre a bilancio comunale, per la realizzazione del centro, sono stati giĆ messi 40mila euro (come prima tranche), cosƬ come circa un anno annunciĆ² il delegato allāambiente Costantino Pesca. Il risultato finale dovrebbe consegnare ai cittadini un centro di smistamento moderno e ecologico dove essi potranno conferire quotidianamente diverse tipologie di rifiuto, migliorando cosƬ i dati della raccolta differenziata, intenzione sbandierata, tra lāaltro, durante la campagna di sensibilizzazione āPerchĆ© Atripaldaā¦ ĆØ Atripaldaā poco dopo lāinsediamento di questa amministrazione, in raccordo con Irpiniambiente.
Marco Monetta