Tre domande al primo cittadino su Sviluppo territoriale, elezioni politiche e segnaletica stradale
La nostra è un’amministrazione che si è caratterizzata e si caratterizza come un’espressione civica, che ha come obiettivo primario la buona amministrazione della città, e che è costituita da persone che si riconoscono, o si sono riconosciute, in diversi schieramenti politici.
Pertanto, ogni componente dell’Amministrazione, penso, parteciperà secondo il proprio grado di convincimento di una proposta politica in campo, rappresentando le proprie idee.
Personalmente credo che in un’elezione politica nazionale ogni cittadino ha il diritto ed il dovere di formarsi il proprio convincimento, acquisendo quante più informazioni possibili per operare una scelta consapevole.
Il ruolo delle amministrazioni locali non penso debba essere rilevante, se non nel favorire la comunicazione e la diffusione delle proposte politiche ed eventualmente, in piena trasparenza, manifestare le proprie idee e convincimenti.
A tal proposito, io continuo a riconoscermi in una tradizione popolare che vuole assumersi l’impegno di governare il futuro del nostro Paese con responsabilità e senza farsi trascinare dai facili populismi, ispirandosi a valori da sempre coltivati nell’ambito politico e culturale di centrosinistra.
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Venerdì scorso si è svolto ad Atripalda un interessante incontro istituzionale su “Contratto di fiume e Area Vasta” con la partecipazione, fra gli altri, del vicegovernatore regionale, con delega all’ambiente e all’urbanistica, Fulvio Bonavitacola: quali personali conclusioni ha tratto dall’incontro? E quali “buone notizie” ne sono derivate per Atripalda?
L’incontro tenutosi ad Atripalda sul Contratto di fiume e l’Area Vasta è stato un importante momento per fare il punto sulla programmazione territoriale in corso, per manifestare al vicepresidente della Regione Campania Buonavitacola che questo territorio ci crede ed è pronto a cogliere le occasioni di sviluppo, e che è necessario stringere su alcuni obiettivi per lavorare con maggiore celerità.
La mia conclusione è che si deve necessariamente andare avanti nel percorso intrapreso, che è necessario giungere in tempi brevi alla sottoscrizione del protocollo di intesa dell’Area Vasta con la Regione, in via di definizione, per orientare il lavoro futuro su maggiori certezze, e che è sempre utilissimo far toccare con mano, a chi deve decidere, cosa può offrire il territorio alle ipotesi di sviluppo.
In particolare ho visto il vicepresidente Buonavitacola molto colpito dalla valenza dell’Area Archeologica di Abellinum, dal nostro centro storico e dalla sua vicinanza con la linea ferroviaria Avellino-Rocchetta, uno dei capisaldi delle idee regionali in materia di investimenti sul turismo. Su questi temi si può lavorare con maggiore convinzione.
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Per l’accensione in sicurezza e nel rispetto delle norme dei falò in onore di San Sabino il prossimo 8 febbraio può sintetizzarci quali sono le “istruzioni” da seguire ed, in particolare, qual è la differenza rispetto agli anni passati?
Per realizzare i tradizionali falò di San Sabino vi è una procedura molto semplice, ovvero occorre recarsi presso il Comando di Polizia Municipale e compilare i modelli predisposti con le necessarie informazioni richieste, tra cui indicare i nomi dei responsabili della sicurezza dell’evento.
L’amministrazione predispone una unica Autorizzazione e SCIA sanitaria per tutti gli eventi e per chi vorrà somministrare i nostri cibi tradizionali, e, quale novità rispetto agli altri anni, verrà anche autorizzata la possibilità di allietare con musiche i vari eventi, purché non si concretizzino le caratteristiche di un pubblico spettacolo, per il quale occorrerà una specifica e più complessa autorizzazione.
Abbiamo inoltre messo a disposizione la legna vergine per i falò, oltre ad numero quasi doppio di bracieri rispetto a quelli disponibili lo scorso anno.
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Qual è la “buona notizia” della settimana?
La buona notizia è l’inizio, avvenuto in questa settimana, di un ampio programma di rifacimento della segnaletica, per dare maggiore decoro ed ordine alla nostra città. Siamo partiti dalla zona antistante il Liceo Scientifico e Via Appia alta, e dal quartiere di Alvanite; in entrambi i luoghi non vi era traccia di stalli di parcheggi, segnalazioni di sicurezza e delimitazioni della sede stradale. Il programma proseguirà su molte parti del territorio comunale.