
Sblocco della Collaborazione tra Federazioni Sportive e Tecnici delle Forze Armate - Ilsabato.com
Il recente decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale segna un cambiamento significativo per il mondo dello sport in Italia, specialmente per le federazioni sportive. La legge n. 25 del 14 marzo 2025 permette l’impiego libero di tecnici e figure chiave appartenenti a gruppi sportivi militari e civili, favorendo una maggiore collaborazione tra queste entità e le federazioni.
Nuove normative per l’impiego di tecnici sportivi
L’articolo 13.2 del decreto legge ha apportato importanti modifiche alle normative vigenti, eliminando vincoli precedenti che limitavano l’impiego di “atleti, tecnici, direttori di gara e dirigenti sportivi” riconosciuti di interesse nazionale, olimpico o paralimpico. L’inclusione dei tecnici delle Forze Armate e dei corpi armati e non dello Stato rappresenta un passo avanti nel promuovere sinergie utili nel settore sportivo. Le federazioni sportive nazionali, insieme al CONI e al CIP, possono ora contare su una rete di esperti qualificati per sostenere la preparazione e lo sviluppo degli atleti.
Questa nuova normativa è vista come una risposta alle esigenze emergenti del panorama sportivo. Attraverso una regolamentazione più chiara e accessibile, si mira a rafforzare la posizione dell’Italia nel contesto sportivo internazionale, specialmente negli eventi olimpici e paralimpici. Azioni come queste potrebbero offrire vantaggi strategici non solo per le federazioni, ma anche per gli atleti, migliorando le condizioni di allenamento e preparazione.
La soddisfazione di Angelo Cito e il ruolo delle federazioni
Angelo Cito, presidente della Federazione Italiana Taekwondo , ha espresso una forte soddisfazione per l’approvazione di questo decreto. Cito aveva sollevato la questione in precedenza, esprimendo preoccupazioni dopo che alcuni tecnici di rilevanza nazionale erano stati richiamati dai gruppi sportivi. La risoluzione di questo tema rappresenta un obiettivo raggiunto per molte federazioni che ora possono contare su un supporto più robusto e flessibile.
La capacità di utilizzare tecnici qualificati ha un impatto diretto sulla preparazione degli atleti. Con il Grand Prix, i Mondiali e le Olimpiadi all’orizzonte, è cruciale per le federazioni disporre delle risorse necessarie per garantire il massimo livello di preparazione. Cito ha lodato anche il lavoro del ministro Andrea Abodi, che ha sostenuto la necessità di una normativa tempestiva e adeguata, riconoscendo l’impatto che può avere sull’intero sistema sportivo nazionale.
Prospettive future per il settore sportivo italiano
La nuova legge non solo facilita le operazioni delle federazioni, ma rappresenta anche un ponte verso una collaborazione più intensa con i gruppi sportivi militari e civili. Questo sviluppo offre l’opportunità di creare un ambiente più coeso e integrato per l’addestramento e la valorizzazione degli atleti. Le federazioni ora hanno una maggiore libertà di manovra, possono promuovere attività che uniscono le competenze militari e civili per il progresso dello sport in Italia.
Con l’approccio collaborativo adottato grazie a questo decreto, l’Italia si posiziona per affrontare in modo più competitivo le sfide degli eventi internazionali che stanno per arrivare. Il sostegno incrociato tra federazioni e tecnici è vitale non solo per massimizzare il potenziale degli atleti, ma anche per garantire che il paese continui a eccellere nelle competizioni sportive globali.