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Scaldabagno: quanto conviene-ilsabato.com
Conviene sul serio avere uno scaldabagno in casa? Quali sono i suoi effettivi consumi di acqua e corrente? Ecco alcuni preziosi consigli
Il tema dei consumi energetici è molto delicato e negli ultimi anni se ne è parlato davvero molto, a causa dei vari rincari che ci sono stati. Proprio per via di essi, si deve essere piuttosto avveduti nelle scelte che si fanno in quest’ambito, perché potrebbero condizionare le spese che poi si affronteranno.
Gas, luce, acqua, possono essere una spesa non da poco sulle bollette ed è per questo che, se si vuole riuscire a risparmiare, è bene cercare di consumare in modo parsimonioso, e soprattutto, fare un’attenta valutazione anche degli elettrodomestici di casa. È necessario, infatti, individuare quelli che possono consumare maggiormente e optare per scelte in cui si può consumare meno.
Uno degli elettrodomestici più usati è senza dubbio lo scaldabagno elettrico, che serve per il riscaldamento dell’acqua. Può essere impiegato sia in casa, sia a livello commerciale. In molti si domandano quanto consumi e se convenga davvero averne uno in casa. Scopriamo, più da vicino, i consumi di questo elettrodomestico.
Scaldabagno, conviene davvero? Consumi e consigli su come muoversi
In linea generale, il consumo di uno scaldabagno elettrico ha a che fare con quanto è potente e per quanto tempo lo si usa.
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Ci sono scaldabagno di potenza che varia da 1,5 kW a 2.5 KW. Poniamo il caso di avere una tariffa per la corrente, che parte da 0,25 €/kWh: il prezzo quotidiano del consumo di uno scaldabagno per 5 kWh (ossia il consumo giornaliero) si aggirerebbe sugli 1,25 euro, che sarebbero 37,5 euro, tutti i mesi.
Per quanto concerne il consumo di acqua di uno scaldabagno, tutto dipende dal tipo, e cioè se è elettrico, istantaneo, ad accumulo, a gas ecc. Ora, uno scaldabagno istantaneo, ad esempio, che non è munito di serbatoio e quindi l’acqua deve essere richiesta, consuma, in media, 6/12 litri al minuto e 60/120 litri se si fa una doccia che dura 10 minuti.
Gli esperti, in linea generale, consigliano uno scaldabagno a pompa di calore, in quanto sarebbe considerato perfetto per risparmiare sui consumi. La stima dei consumi di questo tipo di scaldabagno è del 65% in meno, rispetto al classico scaldabagno.
Un consumo annuale di uno scaldabagno a pompa di calore si aggira sui 620 kWh, che tradotti sarebbero 90/100 euro ogni anno. Gli esperti, tuttavia, per risparmiare, consigliano di impostare la temperatura del sopraccitato elettrodomestico tra 45°C e 55°C, per non sprecare energia.
Sarebbe decisamente più opportuno non lasciare lo scaldabagno elettrico acceso per tutta la giornata, e accenderlo solo se bisogna fare una doccia, di solito circa un’ora prima di lavarsi. Si può optare per uno scaldabagno a gas, che accende l’acqua solo nel momento in cui è necessaria, consentendo un buon risparmio.
Pulire bene lo scaldabagno liberandolo dal calcare, in modo da consumare meno, e infine non far scorrere l’acqua senza motivo, sprecandola.