
Scialpinista travolto da valanga sul passo Pordoi: il salvataggio in tempo record - Ilsabato.com
Un episodio di grande tensione si è verificato sopra il passo Pordoi, nel comune di Livinallongo del Col di Lana, dove un scialpinista è riuscito a salvarsi dopo essere stato travolto da una valanga. L’incidente ha avuto luogo mentre un gruppo di amici si trovava in un’escursione, sciando sul versante adiacente alla pista Belvedere. La prontezza di apparati di soccorso e dei compagni dell’uomo ha reso possibile un intervento tempestivo, sottolineando l’importanza della preparazione e della vigilanza in montagna.
Il momento critico dell’incidente
Il gruppetto di scialpinisti aveva intrapreso la discesa, quando, poco dopo che uno di loro era sceso, avvenne un distacco di neve. Questo evento ha trascinato il malcapitato per diverse centinaia di metri, interrompendo bruscamente la sua discesa. Gli amici, rendendosi subito conto della grave situazione, hanno lanciato l’allerta per avvisare i soccorsi. La velocità con la quale hanno attivato il protocollo di emergenza è stata fondamentale nel salvare la vita dell’individuo sepolto dalla neve.
La scena è stata drammatica, ma anche caratterizzata da un senso di responsabilità e prontezza. I presenti sul luogo, tra cui anche l’assistenza piste della Polizia, si sono attivati immediatamente per localizzare il disperso. Grazie alla visibilità di un braccio che emergeva dalla neve, il lavoro di salvataggio ha potuto proseguire rapidamente. Questo episodio evidenzia l’importanza di avere una squadra di soccorso preparata e di una rete di supporto tra scialpinisti, che può rivelarsi cruciale in situazioni di emergenza come questa.
I soccorsi e il recupero
Il personale sanitario del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto rapidamente, portando con sé un’eliambulanza per gestire le condizioni dell’infortunato. Una volta individuato e liberato dalla neve, il soggetto è stato sottoposto a controlli medici per valutare eventuali traumi o problematiche derivanti dall’esperienza traumatica. Tuttavia, fortunatamente le sue condizioni sono risultate stabili e ha gentilmente rifiutato il ricovero, dimostrando una notevole resilienza nonostante l’accaduto.
La situazione sul campo ha richiesto anche l’intervento di unità cinofile, le quali sono state trasportate dall’elicottero dell’Air service center, un’agenzia convenzionata con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi. Questi animali specializzati sono un’importante risorsa per le ricerche in valanga, potendo facilitare l’individuazione di persone sepolte dalla neve in condizioni di visibilità ridotta o in situazioni complicate. L’addestramento e la collaborazione tra unità di soccorso e cinofili rimangono cruciali per una risposta efficace di fronte a emergenze in montagna.
Riflessione sulle precauzioni in montagna
Quanto accaduto sul passo Pordoi serve come spunto per una riflessione più ampia sulle precauzioni da adottare durante pratiche come lo scialpinismo, che sono intrinsecamente soggette a rischi. La sicurezza in montagna è un tema vitale, soprattutto in contesti in cui le condizioni atmosferiche e geologiche possono cambiare rapidamente. Gli esperti consigliano di non sottovalutare mai il pericolo di valanghe e di attenersi a misure di sicurezza fondamentali come avere il materiale adeguato – tra cui i dispositivi di ricerca in valanga – e seguire corsi di formazione.
Gli scialpinisti devono sempre informarsi sulle condizioni della neve e dei percorsi prima di avventurarsi. Collaborare con altri compagni di viaggio e mantenere una comunicazione costante sono azioni utili per prevenire incidenti. Come dimostrato dal salvataggio sul passo Pordoi, ogni decisione e azione possono fare la differenza tra una situazione potenzialmente fatale e un’emergenza gestita con successo.