
Scoperto spreco di presidi sanitari in Liguria: 590 bancali dimenticati in un magazzino - Ilsabato.com
La recente analisi della Corte dei Conti ha portato alla luce un grave caso di spreco all’interno del settore sanitario ligure. A Genova, sono stati rinvenuti 590 bancali di presidi sanitari dimenticati in un magazzino privato pagato con fondi pubblici, mai ritirati dalle aziende sanitarie locali. La situazione, denunciata dal senatore del Movimento 5 Stelle, Luca Pirondini, evidenzia un potenziale problema di gestione e responsabilità all’interno del sistema sanitario regionale.
La scoperta della Corte dei conti
La Corte dei Conti ha effettuato un controllo approfondito sui materiali sanitari a disposizione delle Asl liguri, scoprendo che una considerevole quantità di questi materiali è rimasta inutilizzata, accatastata in un magazzino privato. Questo ritrovamento è particolarmente preoccupante considerato che questi acquisti risalgono al 2020, anno caratterizzato da una crisi sanitaria senza precedenti a causa della pandemia di Covid-19. Durante quel periodo, le aziende sanitarie avevano un disperato bisogno di attrezzature e materiali per rispondere all’emergenza, rendendo ancor più pesante il peso di questo spreco.
Il senatore Pirondini ha espresso la sua indignazione riguardo a quanto accaduto, sottolineando che il materiale abbandonato rappresenta non solo un costo economico, ma anche un fallimento della gestione della sanità in Liguria. La denuncia si inserisce in un contesto più ampio di * critiche* all’amministrazione regionale, soprattutto riguardo alle modalità decisionali riguardanti l’acquisto e la gestione dei materiali sanitari.
Riflessioni sul sistema sanitario ligure
L’assenza di un uso appropriato dei materiali sanitari solleva interrogativi sulla competenza e l’efficienza della governance sanitaria in Liguria. Gli sprechi come questo non sono nuovi e rischiano di minare la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario regionale. Mentre le strutture sanitarie si trovano a dover affrontare quotidianamente sfide sempre più complesse, ritrovamenti come questo pongono tutte le aziende sanitarie in una posizione delicata, accrescendo il rischio di situazioni simili in futuro.
Pirondini fa un appello affinché tutte le Asl provvedano al ritiro immediato dei materiali non scaduti per farne uso, in un momento in cui la sanità ha bisogno di risorse ottimizzate, piuttosto che sprecate. Emergenze passate devono servire come lezione, e l’attuale situazione deve spingere alla riflessione su come evitare che simili problematiche si ripetano.
Le responsabilità politiche
Il senatore del M5S ha anche puntato il dito contro le figure politiche ai vertici dell’ente sanitario ligure, mettendo in discussione le decisioni che hanno condotto a questa situazione. Secondo Pirondini, è fondamentale identificare gli individui responsabili delle deliberazioni che hanno portato a tali sprechi. Le responsabilità politiche sono un punto cruciale da affrontare, dato che chi oggi gestisce il settore sanitario è in perfetta continuità con le scelte fatte in passato, implicando una responsabilità diretta nella crisi attuale del settore.
Il richiamo alla trasparenza e alla gestione efficiente delle risorse non è solo una questione di opportunità, ma una necessità per garantire un’assistenza sanitaria adeguata. La popolazione ha diritto a capire come vengono gestiti i fondi pubblici e quali misure vengano adottate per evitare che situazioni simili possano ripetersi.
Allo stesso tempo, c’è un consenso crescente sulla necessità di migliorare l’infrastruttura e le capacità operative delle aziende sanitarie, per garantire che i materiali siano gestiti in modo più efficiente e siano prontamente disponibili al servizio della comunità. La salute pubblica non ammette errori e deve essere al centro di ogni azione politica ed amministrativa.