Presentato ieri sera il modulo organizzativo, ma i dubbi non mancano. Difficoltà per la viabilità ed i servizi. L’UTC, intanto, potrebbe non autorizzare l’utilizzo dei plessi finiti nel mirino della Procura
Per almeno due mesi la scuola Primaria e la scuola Media ripartiranno con i “doppi turni”, mentre la scuola dell’Infanzia rispetterà un unico turno antimeridiano, dal lunedì al venerdì: è questa, in sintesi, la comunicazione ufficiale che ieri sera la dirigente dell’Istituto comprensivo di Atripalda, Amalia Carbone, avrebbe fornito all’Amministrazione comunale.
Nelle prossime ore sul sito dell’Istituto dovrebbe essere pubblicata una nota destinata alle famiglie con tutti i dettagli, ma in linea di massima i criteri adottati dovrebbero essere i seguenti:
- il turno antimeridiano, riservato a tutte le prime classi ed alle classi con portatori di handicap, verrà organizzato in due gruppi: il primo con ingresso alle 8:00 e uscita alle 12:10, il secondo con ingresso alle 8:30 ed uscita alle 12:40, entrambi con 5 moduli orari di 50 minuti, dal lunedì al sabato, per un totale di 25 ore settimanali;
- il turno pomeridiano, riservato a tutte le altre classi, verrà organizzato in due gruppi: il primo con ingresso alle 13:00 e uscita alle 18:00, il secondo con ingresso alle 13:30 ed uscita alle 18:30, entrambi con 6 moduli orari di 50 minuti, dal lunedì al venerdì, per un totale di 25 ore settimanali.
Qualche incertezza maggiore c’è sull’organizzazione delle lezioni della scuola Primaria “Mazzetti” che inizialmente sembrava destinata ad essere riaccorpata nella parte bassa del plesso scolastico della scuola Media “Masi” ed invece sembra che resterà divisa come è stato negli anni scorsi, anche se non è ancora chiaro quali saranno gli orari di ingresso e uscita.
Orario ridotto e settimana corta, ma niente turni, invece, alla scuola dell’Infanzia, con ingresso alle 8:00 (7:30 su richiesta) ed uscita alle 13:30 per chi utilizza il servizio mensa, altrimenti l’uscita è anticipata alle ore 12:00, dal lunedì al venerdì.
Sempre nel corso della riunione di ieri sera non sarebbero state evidenziate carenze né di banchi e né di docenti, ma, al momento, solo di collaboratori scolastici (bidelli).
A questo punto l’Amministrazione comunale è chiamata a predisporre da un lato il servizio di viabilità e dall’altro i servizi di mensa e trasporto. «Non appena i nuovi orari saranno comunicati all’utenza pubblicheremo un avviso esplorativo – conferma l’assessore Nazzaro – per verificare quante famiglie sono interessate ad utilizzare i servizi comunali di mensa e trasporto e per consentire agli uffici comunali di calibrare i servizi sulla base delle effettive esigenze».
Nel frattempo, però, sta esplodendo il “caso” della “Masi” e della “Adamo” evidenziato da Pino Battista sul sito internet Impresa Diretta. In sostanza, i due plessi scolastici correrebbero il rischio di restare chiusi perché, al momento, i responsabili dell’Ufficio tecnico, alla luce dell’inchiesta che li vede coinvolti avviata dalla Procura dopo l’esposto di due genitori, potrebbero non rilasciare quest’anno il “Certificato di idoneità” necessario per l’utilizzo dei plessi prima che il super-perito incaricato dal Giudice per le udienze preliminari depositi la sua perizia. Il sindaco, invece, non avrebbe confermato tale rischio, ma si è in attesa di una dichiarazione o nota ufficiale. A quanto pare, infatti, nel caso in cui non dovesse essere l’Utc a rilasciare il certificato potrebbe essere un tecnico esterno incaricato dall’Amministrazione.