Il nuovo anno si apre con la novità delle vaccinazioni obbligatorie e con l’orario definitivo già da subito per la Primaria e la Media
Le attività didattiche si concluderanno il 9 giugno 2018, il (30 giugno per l’asilo). Atre sospensioni: dal 1 novembre (Ognissanti) al 4 novembre, l’8 e il 9 dicembre (Immacolata e ponte), dal 23 dicembre al 6 gennaio 2018 (Natale), il 9 febbraio (San Sabino), il 12 e il 13 febbraio (Carnevale), dal 29 marzo al 3 aprile (Pasqua), il 30 aprile e il 1° maggio (ponte e festa di lavoratori), 2 giugno (Repubblica).
Per “Masi” ci saranno 6 prime classi (dalla sezione A alla sezione F, una in più rispetto allo scorso anno), per la primaria “De Amicis”, invece, una prima classe in meno rispetto all’anno scorso (sezioni dalla A alla C), in linea con le previsioni rispetto ai dati delle iscrizioni dello scorso febbraio).
Una novità: la documentazione da presentare comprovante “l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie previste in base all’età; l’avvenuta immunizzazione a seguito di una malattia naturale; la sussistenza dei requisiti per l’omissione o il differimento delle vaccinazioni e copia della formale richiesta di vaccinazione alla Asl” per i minori di età compresa tra 0 a 16 anni.
Le date per presentare la documentazione: entro l’11 settembre 2017 (scuole dell’infanzia pubbliche e private) e il 31 ottobre 2017 (per elementari, medie e superiori). La dichiarazione sostitutiva sarà valida fino al 10 marzo 2018, per il minore iscritto alla scuola d’infanzia. Per gli alunni di altro ordine e grado, il ritardo “non costituisce requisito di accesso alla scuola, al centro di formazione o agli esami”.
Un nuovo anno scolastico sta per cominciare e il tema caldo resta sempre quello che riguarda la sicurezza degli edifici. Tre scuole su sei del Comprensivo “De Amicis-Masi” (asilo “Adamo” di via San Giacomo, elementare “Mazzetti” di via Manfredi e la media “Masi” di via Pianodardine) sono state oggetto di analisi dal dicembre 2016.
Il laboratorio universitario incaricato del “lavoro” (il Dipartimento di ingegneria dell’Unisannio) ha consegnato gli esiti delle tre fasi di verifica che prevedevano: l’analisi della documentazione esistente (progetti originali ecc.), verifiche strutturali sugli edifici interessati e la relazione finale. «A rallentare l’iter – ci ha spiegato la dottoressa responsabile, Maria Rosaria Pecce – l’irreperibilità di 2 su 3 progetti originali delle strutture prese in esame, questo perché, al momento della costruzione, non era necessario depositarli al Genio Civile. Una situazione alquanto comune per gli edifici di vecchia data. Il Comune deciderà come intervenire in base ai dati emersi…».
Cosa succederà ora? Allo stato dei fatti non sembra cambiare nulla, il sindaco Spagnuolo non ha parlato di interventi importanti da farsi a breve (nonostante l’ipotesi di abbattimento della “Mazzetti”, il plesso che sembra maggiormente preoccupare). Come ogni anno ci saranno certificati di agibilità attestanti l’idoneità statica, sismica delle strutture in questione (oltre la conformità igienico sanitaria) per permettere alla dirigente di aprirle, già pubblicati sul sito dell’Istituto.
Non è ancora ufficiale quale sia l’indicatore di rischio sismico (ovvero rapporto tra capacità di resistere del fabbricato e la domanda in termini di resistenza prevista dalla Normativa tecnica) della “Mazzetti”, “Masi” e “Adamo”. La preoccupazione aumenta anche alla luce delle vicende che hanno colpito la “Cocchia” di Avellino, per non parlare dell’indagine Miur che ci rende il numero di scuole antisismiche (142 il numero) contro quelle che non lo sono (305) nella Provincia di Avellino.
E sempre per quanto concerne il tema della sicurezza degli edifici scolastici, sono avvenuti due incontri la scorsa settimana: il primo tra l’ente locale, proprietario degli immobili in questione (il Comune) e il dirigente scolastico (Rita Melchionne) e un secondo sempre col sindaco e frutto dell’iniziativa spontanea di un gruppo di genitori (al quale si sono aggiunti successivamente 3 membri del Consiglio di istituto). Per farci un’idea, abbiamo contattato il vicepresidente del Consiglio, Giuseppe Iannaccone, che non ci ha risposto. Ciò riconferma la difficoltà da parte nostra nel reperire notizie sulla scuola (come per le riunioni di Consiglio, alle quali avremmo voluto assistere dall’anno scorso, senza però ricevere l’okay dalla dirigente). Siamo riusciti a parlare con un altro membro presente, Katia Maffeo, la quale ci ha spiegato: «Il sindaco ha rassicurato i pochi presenti sullo stato di conservazione dei 3 edifici, nonostante non siano antisismici. In futuro, ci ha anticipato di interventi importanti. Per ora tutto è fermo perché mancano i fondi…».
Un altro aspetto da evidenziare sullo stesso tema: a dispetto degli interventi, che hanno reso sicuro l’asilo “Collodi” di via Adamo, la scala di emergenza sul retro non è ancora fruibile (nonostante le lezioni siano riprese da febbraio 2017).