I fatti accaduti a contrada Alvanite nell’ottobre dello scorso anno. L’arresto è scattato venerdì scorso
Violenza sessuale aggravata e violazione di domicilio: questa l’accusa che ha condotto all’arresto, operato venerdì scorso dai Carabinieri della Stazione di Atripalda, di un ventiduenne già gravato da plurimi precedenti di polizia.
All’esito di una delicata e complessa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino diretta dal dott. Rosario Cantelmo, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire minuziosamente il triste episodio accaduto nell’ottobre dello scorso anno che ha visto vittima una giovane del posto e a raccogliere tutti gli elementi necessari da cui è scaturita l’ordinanza di custodia cautelare in carcere che ha fatto scattare le manette ai polsi dell’aguzzino.
Gli uomini dell’Arma hanno infatti accertato che il ventiduenne si era recato presso l’abitazione della donna in contrada Alvanite, cui era stato in passato legato da relazione sentimentale, per tentare di incontrarla ma, ricevuto l’ennesimo rifiuto, in preda all’ira aveva sfondato il portone d’ingresso della sua abitazione.
Una volta all’interno l’uomo non ha esitato ad aggredire la vittima con calci e pugni e, dopo averla fatta cadere a terra, le ha puntato un grosso coltello alla gola costringendola ad avere un rapporto sessuale. La donna rivolgeva quindi la sua disperata richiesta di aiuto ai Carabinieri che, sempre attenti a perseguire tanto odiose fattispecie criminose, hanno avviato immediatamente le indagini.
Rintracciato e condotto in Caserma, dopo le formalità di rito l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Bellizzi Irpino.