Panorama

Si è spento Emilio De Vito, il papà del “docg”

Già dirigente dell’Ispettorato agrario e forestale e sostenitore della rassegna enogastronomica “Terra Mia” è scomparso all’età di 84 anni

Lo scorso 30 dicembre ci ha lasciati il dott. Emilio De Vito, stimato atripaldese, agronomo, indimenticato ex dirigente dell’Ispettorato agrario e forestale di Avellino. 

Molto legato alla sua Atripalda, partecipava con molto interesse alla vita sociale insieme agli amici di sempre: Gerardo Capaldo ed Ugo Rubicondo. Si è battuto molto per lo sviluppo agricolo della nostra provincia raggiungendo risultati eccelsi soprattutto nel settore vitivinicolo. È stato infatti tra i fautori del riconoscimento DOCG del Fiano di Avellino, Greco di Tufo e del Taurasi portando l’Irpinia tra i vertici del panorama vitivinicolo nazionale. In particolare siamo stati la prima provincia insieme alla provincia di Cuneo ad annoverare 3 vini DOCG tra i propri confini.

Il suo “Viva l’Irpinia!”, esclamato al termine di una tesa commissione pubblica della CCIAA per il riconoscimento DOCG, riecheggia ancora oggi tra quanti ne hanno ammirato la sua tenacia e il suo amore per l’Irpinia. 

Se oggi il settore vitivinicolo ha vissuto una crescita esponenziale sia di prestigio che di produttività è anche merito del dr. De Vito che ha saputo valorizzare un settore che nonostante le molteplici potenzialità tardava ad emergere.

Ottimi risultati anche quelli ottenuti in campo olivicolo: c’è da ricordare la valorizzazione e il riconoscimento DOP della cultivar Ravece, olio di intense qualità organolettiche coltivato in tutta l’Irpinia, in particolare nell’Ufita. 

Tra le tante conferenze e manifestazioni ideate dal dr.. De Vito, infine, c’è da ricordare le 7 edizioni di “Terra Mia” rassegna enogastronomica svoltasi al centro servizi di via S. Lorenzo ad Atripalda, autentico successo di pubblico, in particolar modo molto apprezzate furono le degustazioni e le lezioni abbinamento cibo/vino a cura dell’associazione Sommelier. 

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Redazione