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Sicurezza fabbricati, riqualificazione e comitato: gli abitanti di Alvanite si riuniscono in assemblea

Parla uno dei promotori: «L’iniziativa nasce a seguito di mancate risposte del Comune sullo stato attuale delle palazzine e più in generale delle condizioni certamente non positive del quartiere»

(foto di Antonio Cucciniello)

Assemblea pubblica sulle condizioni odierne del quartiere Alvanite: questa mattina, alle ore 10:30, presso la chiesa di San Pio, un gruppo di residenti ha indetto un incontro con tutti i residenti per discutere dei problemi che affliggono il quartiere con la speranza di raccogliere qualche proposta da inoltrare all’Amministrazione. Tra i promotori dell’iniziativa Giovanni Colucci, Beniamino Spiniello e Antonio Vitiello. Tre, invece, i punti all’ordine del giorno: Stabilità dei prefabbricati, riqualificazione del quartiere e l’eventuale formazione del comitato di quartiere.

Per saperne di più su tale assemblea ci siamo rivolti ad Antonio Vitiello: «L’assemblea nasce a seguito di mancate risposte del Comune sullo stato attuale delle palazzine e più in generale delle condizioni certamente non positive del quartiere. Nel corso degli ultimi anni insieme a tanti residenti abbiamo provato ad instaurare un dialogo con l’Ente ma senza grande successo». In questi mesi è stata promossa anche una petizione con cui 150 residenti hanno chiesto al Comune un intervento di manutenzione straordinaria sugli stabili: «Nel settembre 2018 in provincia, tra cui ad Atripalda, fu organizzata la prima edizione dellaGiornata nazionale della prevenzione sismica”. In quell’occasione era possibile richiedere una verifica del grado sismico di una determinata palazzina. Così dopo qualche mese un personale specializzato effettuò alcune verifiche sul palazzo in cui risiedo ed i risultati chiarirono che gli edifici ad Alvanite non rispettano le norme anti-sismiche. Inoltre questi studi accertarono che non sarebbe stata neanche effettuata la manutenzione ordinaria». «Per questo motivo – conclude Vitiello – dopo che dal Comune non abbiamo ottenuto risposte in merito, abbiamo deciso di promuovere tra i residenti una raccolta firme».

Dalla discussione della petizione in Consiglio ad oggi, però, nulla è cambiato: «Non è emersa alcuna novità. Anche per questo motivo l’organizzazione di un’assemblea pubblica ci è apparsa come una buona idea per coinvolgere tutti i residenti su una serie di questioni necessarie per il futuro del quartiere. Confidiamo, dunque, in una partecipazione importante e soprattutto nella formulazione di proposte serie».

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Redazione