I tempi proposti questa settimana al primo cittadino riguardano le pessime condizioni del patrimonio storico-culturale, il pessimo andamento della raccolta differenziata ed i costosi ritardi registrati per la sistemazione del parcheggio di largo Buozzi. Mentre la “buona notizia” è…
Alcuni fra i principali siti archeologici della città (Abellinum, Basilica paleocristiana e Mausoleo funerario) sembrano notevolmente trascurati sia rispetto al taglio dell’erba che alla pulizia, al punto da provocare anche la comprensibile reazione della Pro Loco che vede così ridotta e penalizzata la propria attività di promozione: quale ruolo ha svolto o può svolgere l’Amministrazione comunale per evitare che si arrivi a casi del genere?
E’ evidente che la Soprintendenza ha sempre crescenti difficoltà ad ottemperare anche alle necessità di manutenzione di livello più ordinario dei nostri siti archeologici, di sua competenza.
L’amministrazione comunale, in particolare con il delegato Antonacci, ha svolto un’attività costante di sollecitazione e segnalazione delle necessità di intervento, in risposta alla quale la Soprintendenza ha evidenziato le proprie difficoltà legate ai tagli di fondi dedicati a queste attività da parte del Ministero.
Nei giorni scorsi, pur continuando a sollecitare interventi da parte di chi di dovere, visto il perdurare e l’aggravarsi delle problematiche, abbiamo proposto alla Soprintendenza di effettuare noi un intervento straordinario di pulizia e sistemazione di alcune aree, che sarà autorizzato a breve, come analogamente è stato fatto direttamente dalla Pro Loco sul sito di Abellinum.
Continuando a sollecitare la ripresa di un programma di costante manutenzione da parte della Soprintendenza, interverremo a breve, direttamente, per il decoro e la salvaguardia di alcuni nostri siti archeologici.
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La differenziata continua inesorabilmente a scendere, confermando il trend negativo anche nei primi 9 mesi del suo mandato (luglio 2017 – marzo 2018). La spesa per il pagamento degli oneri di smaltimento dei rifiuti indifferenziati relativa al 1° trimestre 2018 (€ 90.392,81), infatti, fa registrare addirittura un aumento del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (€ 76.505,86) che, a parità di produzione totale (attestatasi negli ultimi anni intorno ai 380 kg/abitante), porterà di questo passo la percentuale della differenziata a fine anno abbondantemente sotto il 60%, un dato sempre più lontano sia dai livelli degli anni scorsi che dagli obiettivi minimi. Quattro mesi fa, sullo stesso argomento, commentando i dati negativi del 2017, rispose di voler avviare una campagna sia di sensibilizzazione che di controllo sulla regolarità dei conferimenti, che al momento non sembrano ancora partite: come mai?
In questo periodo, insieme al delegato all’ambiente Pesca, abbiamo avviato e stiamo portando avanti un confronto con Irpiniambiente per apportare accorgimenti migliorativi al sistema di conferimento e raccolta dei rifiuti, oltre che a rideterminare il costo complessivo del servizio alla luce delle attuali e delle nuove modalità, cercando di intervenire così in maniera più incisiva di quanto originariamente immaginato.
Stiamo inoltre predisponendo una nuova campagna di sensibilizzazione, e controllo, che potrà avvenire in varie fasi, utilizzandola così anche come diffusione delle eventuali nuove modalità di conferimento e raccolta che stiamo valutando.
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Per quale ragione è stato necessario aspettare la nomina di un commissario prefettizio che scavalcasse il Consiglio comunale per riconoscere il debito di circa 15mila euro relativo ai danni causati nel 2015 dalle infiltrazioni di acqua piovana ai locali di proprietà privata sottostanti il parcheggio pubblico di largo Buozzi?
Si tratta di una vicenda innescata da un’Ordinanza del Tribunale di Avellino del 23/10/2015, su istanza della società proprietaria dei garages sottostanti il parcheggio di Largo Buozzi, che disponeva l’esecuzione di lavori di ripristino dell’area parcheggio entro sei mesi, e fissava una penale di 30,00 euro per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione oltre i sei mesi dalla stessa Ordinanza.
Non essendo stati eseguiti i lavori entro il termine assegnato, la società avviava nuove azioni giudiziarie per l’ottemperanza di quanto disposto dall’Ordinanza del 2015.
I lavori hanno avuto inizio nel corso dell’anno 2017 e, al nostro insediamento nel giugno 2017, abbiamo indicato tra le priorità dei primi giorni della nostra amministrazione la rapida esecuzione ed il completamento dei lavori, così da stoppare la determinazione dell’importo della penale.
I lavori sono stati ultimati a settembre 2017, e l’importo da corrispondere alla società è a titolo di penale per ritardato adempimento, e non di risarcimento danni.
Nel frattempo, le azioni giudiziarie avviate per l’ottemperanza dell’Ordinanza del 2015 sono sfociate in un nuovo provvedimento del T.A.R. di dicembre 2017, e poi a marzo 2018 nella nomina del Commissario ad Acta.
Il Comune, come detto, aveva già eseguito la parte sostanziale e prevalente dell’Ordinanza del 2015, ovvero l’esecuzione dei lavori di ripristino, bloccando così l’importo della penale al mese di settembre 2017;
non è stato possibile accelerare la liquidazione della penale perché era necessario prima approvare il nuovo bilancio.
La vicenda è stata quindi chiusa dal Commissario ad Acta, ad avvenuta approvazione del bilancio e con la conseguente disponibilità delle risorse.
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Qual è la “buona notizia” della settimana?
Sono arrivate regolarmente e proficuamente al termine, in riferimento a questo anno scolastico, le attività di doposcuola che si sono tenute presso i locali della Chiesa di San Pio, ad Alvanite.
Venerdì presso i suddetti locali saluteremo i bambini e ringrazieremo per la ripresa di tale servizio, riorganizzato dall’assessore Anna Nazzaro, e per la regolarità e costanza con cui si è tenuto, tutti coloro che si sono impegnati, in primo luogo le insegnanti che hanno prestato il loro tempo e la loro professionalità.