Situazione edifici vulnerabili nei Campi Flegrei: emergenza e interventi del Governo - Ilsabato.com
La questione della vulnerabilità degli edifici nei Campi Flegrei è al centro del dibattito sulla sicurezza del patrimonio immobiliare. Recenti dichiarazioni del ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, hanno svelato i dettagli di un’importante ricognizione che ha portato all’identificazione di circa 2.000 edifici con elevata esposizione ai rischi sismici. Questi risultati si inseriscono in un contesto di attenzione particolare sulle infrastrutture, non solo per la salvaguardia delle persone, ma anche per la pianificazione urbanistica necessaria in aree ad alto rischio.
La prima iniziativa proposta dal governo è stata una ricognizione speditiva del patrimonio edilizio, con l’obiettivo di identificare le strutture particolarmente vulnerabili. I team di tecnici specializzati hanno effettuato una valutazione rapida degli edifici, soprattutto nella Zona Ristretta, che comprende gran parte del Comune di Pozzuoli e alcune porzioni di Napoli, come Bagnoli, Posillipo, Soccavo e Pianura. Gli edifici identificati non rientrano esclusivamente nella Classe A della vulnerabilità, ma sono stati mappati in base alla loro esposizione al rischio sismico.
La risposta immediata del governo, sulla scia di questa ricognizione, si è tradotta in un piano di intervento per il rafforzamento strutturale degli edifici. La ricognizione ha evidenziato come circa 2.000 di queste costruzioni rientrino nelle celle rosse della mappa della vulnerabilità, creando la necessità di un’analisi più approfondita per comprendere quali interventi siano necessari per ridurre il rischio sismico.
Il ministro Musumeci ha illustrato l’idea di un sisma bonus specifico per i cittadini flegrei, il quale prevede una partecipazione sia dello Stato che dei proprietari. Già in fase iniziale, il governo ha stanziato 100 milioni di euro, destinati a crescere fino al 2029. Questo piano di finanziamento serve non solo a garantire la sicurezza degli edifici, ma anche a stimolare la ricostruzione e la riqualificazione delle aree più colpite.
A questo si aggiunge la promessa di oltre mezzo miliardo di euro per la messa in sicurezza delle infrastrutture pubbliche, partendo dalle scuole. Questi fondi mirano a rafforzare le strutture esistenti, con l’intento di prevenire danni futuri e migliorare la sicurezza complessiva della comunità.
Negli ultimi mesi, il numero di demolizioni di edifici abusivi nei Campi Flegrei ha subito un incremento significativo. Nicola Gratteri, procuratore capo di Napoli, ha annunciato che le demolizioni sono triplicate, raggiungendo un totale di 171 edifici. Questi abbattimenti riguardano soprattutto palazzi di tre piani, non semplici stanze abusive, dimostrando l’impegno della Procura nella lotta contro l’abusivismo edilizio.
Gratteri ha espresso forte determinazione nel perseguire un progetto di “tolleranza zero” rispetto all’abusivismo, sottolineando le difficoltà incontrate lungo il percorso, sia da parte delle istituzioni che dei cittadini. “La collaborazione tra le diverse autorità locali e regionali è sembrata, quindi, fondamentale per affrontare le problematiche legate alla sicurezza degli edifici.”
Per contestualizzare la situazione, è utile fare riferimento ai dati raccolti da Giulio Zuccaro, esperto dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha diretto una ricognizione del patrimonio edilizio tra marzo e luglio 2024. L’analisi ha coinvolto circa 12.700 edifici, classificandoli in base alla loro vulnerabilità. La mappatura ha permesso di individuare aree con concentrazioni di edifici a rischio, utilizzando una suddivisione in celle rosse, arancioni e verdi per rappresentare i diversi livelli di criticità.
Zuccaro ha chiarito che l’obiettivo di questo studio non era quello di certificare l’inagibilità, bensì di segnalare le strutture che richiedono ulteriore attenzione e interventi specifici. Dai dati emersi, circa 1.200 edifici sono stati considerati meritevoli di particolare attenzione e classificati in Classe A, mentre i 2.000 edifici identificati dal ministro Musumeci rientrano nelle celle a più alto rischio sismico.
Questa situazione rappresenta un’opportunità per pianificare interventi efficaci e urgenti, al fine di garantire la sicurezza degli abitanti e la protezione del patrimonio immobiliare nella regione dei Campi Flegrei.