I risultati forniti dal dispositivo installato tra febbraio ed aprile sul tetto della “Masi” evidenziano alcune anomalie
Quelli pubblicati a fianco sono i risultati del rilevamento delle polveri sottili (PM10), cioè di particelle microscopiche (polvere, fumo, aerosol) presenti nell’atmosfera, effettuato fra il 6 febbraio ed il 13 aprile scorsi in via Pianodardine attraverso una centralina mobile installata dall’Arpac (Agenzia regionale di protezione ambientale Campania) sul tetto della scuola media “Masi”.
Oltre ai dati relativi ad Atripalda nella colonna sono riportati anche i dati monitorati nello stesso periodo sia ad Avellino (centralina fissa installata in via Piave nei pressi della scuola media “Alighieri) che nei pressi dello Stir (centralina fissa installata a ridosso dello stabilimento di tritovagliatura ed imballaggio rifiuti). Ed in colore rosso sono evidenziati tutti gli sforamenti dei limiti di legge, ovvero del valore massimo di 50 microgrammi per ogni metro cubo di aria (µg/mc) nell’arco di un intero giorno, superabile in un anno per un massimo di 35 volte. In colore arancione, invece, è indicato il raggiungimento del valore massimo consentito (50 µg/mc).
I dati sono stati elaborati dall’Arpac il 10 settembre scorso (cioè cinque mesi dopo la fine dei rilevamenti) e trasmessi al sindaco di Atripalda la scorsa settimana (cioè dopo altri due mesi), appena un paio di giorni prima della riunione fra i primi cittadini dell’hinterland organizzata dal Comune di Avellino per concordare possibili azioni comuni tendenti a ridurre l’inquinamento atmosferico dopo che il capoluogo ha registrato il superamento del limite annuale dei 35 sforamenti.
Confrontando i risultati ciò che evince, comunque, è che i dati relativi ad Atripalda sono mediamente migliori per quasi tutto il periodo preso in considerazione tranne nell’ultima settimana, quando si registrano valori mediamente ai limiti consentiti, con picchi anche superiori. Il che, evidentemente, avrebbe dovuto suggerire un proseguo della rilevazione per approfondirne le ragioni e non, invece, l’interruzione. In ogni caso, per quanto siano più confortanti dei dati rilevati sia ad Avellino centro che nell’area industriale, quelli registrati ad Atripalda, in una zona periferica e in un periodo in cui era meno trafficata di oggi dopo lo spostamento di un centinaio di alunni dal plesso scolastico di via Manfredi a quello di via Pianodardine, si contano 7 superamenti (e 5 valori limite) della soglia di legge in poco più di due mesi, che in un anno potrebbero diventare circa 40, cioè più del limite consentito.
Insomma, ce n’è abbastanza per tenera alta la soglia di attenzione.