Da qualche anno domiciliavano in Irpinia sotto altre generalità nel tentativo di avere cittadinanza europea
Credevano forse di sfuggire al proprio passato i quattro stranieri arrestati nella giornata di ieri dai Carabinieri della Stazione di Atripalda che, congiuntamente ed in piena sinergia con i colleghi della Stazione di Aiello del Sabato e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Avellino, li hanno abilmente smascherati.
I quattro, di età compresa tra i 22 ed i 49 anni, tutti di origini ucraine, da qualche anno domiciliavano in Irpinia (tre nel capoluogo ed uno a Montoro) sotto altre generalità nel verosimile tentativo di avere cittadinanza europea.
Non avevano però fatto i conti con il capillare controllo del territorio che i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino effettuano nel loro quotidiano impegno volto a garantire sicurezza e rispetto della legalità. Così, nel corso di un servizio straordinario finalizzato all’emersione ed al contrasto del fenomeno dell’immigrazione clandestina, l’occhio esperto degli investigatori dell’Arma non ha potuto non posarsi su quei documenti che, in modo molto tranquillo e sicuro, venivano esibiti dai quattro stranieri. Anche se apparentemente identici ad un documento originale, emergevano alcuni elementi sufficienti ad instillare nella matura esperienza investigativa dei militari operanti il germe del dubbio circa la veridicità degli stessi.
La decisione di voler approfondire il controllo induceva i militari a condurre i quattro in Caserma ove poter eseguire i necessari accertamenti sia sui documenti che sugli stessi fermati. Il responso giungeva in breve tempo ed in modo inconfutabile: documenti di riconoscimento recanti false generalità.
Alla luce delle evidenze emerse, i quattro ucraini, ritenuti responsabili di possesso di documenti di identità contraffatti validi per l’espatrio, venivano dunque dichiarati in stato di arresto, a disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal Procuratore Dott. Rosario Cantelmo.
Per due degli arrestati, nonché per altri due stranieri, scattava altresì la denuncia per il reato di falsità ideologica commessa dal Pubblico Ufficiale in atti pubblici, determinata dall’altrui inganno, in quanto all’atto del controllo di polizia esibivano Carte d’Identità italiane non valide per l’espatrio che, all’esito di accertamenti, risultavano essere state rilasciate previa esibizione dei documenti contraffatti.
Nell’ambito della medesima attività, veniva infine identificato un soggetto irregolare sul territorio nazionale, reso pertanto destinatario di decreto di espulsione.