Il sindaco spiega nei dettagli l’intervento che consentirà di superare una notevole criticità nel sistema viario cittadino: «Sono molto fiducioso, non ci resta che aspettare e incrociare le dita»
«Se non ci saranno sorprese entro un paio d’anni il passaggio a livello di via Appia verrà soppresso», il sindaco Giuseppe Spagnuolo conferma l’esito della riunione svoltasi venerdì scorso alla Regione dove sono state gettate le basi per un intervento che eliminerebbe una storica criticità di via Appia.
Sindaco, esattamente quali impegni sono stati assunti venerdì scorso a Napoli?
«Dopo un anno di richieste siamo riusciti ad aprire un tavolo tecnico-istituzionale presso la Regione Campania per avanzare la nostra proposta di soppressione del passaggio a livello di via Appia. E sia i responsabili di RFI (Rete ferroviaria italiana) che della Regione hanno confermato che esistono i presupposti sia tecnici che economici per realizzare l’intervento. Personalmente sono molto soddisfatto e fiducioso anche se ancora non c’è alcun impegno ufficiale e non possiamo escludere eventuali imprevisti».
E come si procederà adesso?
«RFI si è fatta carico di finanziare il progetto preliminare che sarà realizzato velocemente perché i tempi stringono. E’ necessario, cioè, verificare la fattibilità concreta dell’opera prima che venga completato il potenziamento della rete ferroviaria grazie all’elettrificazione in corso della tratta Benevento-Avellino-Salerno».
Che, ovviamente, aumenterebbe il passaggio dei treni a via Appia…
«Attualmente sono due i treni giornalieri che attraversano a raso via Appia. Con il potenziamento della rete, invece, i treni sono destinati ad aumentare notevolmente, altrimenti non avrebbe avuto senso investire nell’elettrificazione, con il risultato che tutta via Appia e lo svincolo autostradale ne risentiranno notevolmente».
Qual è la soluzione tecnica che sarà adottata?
«Attualmente le linee ferroviarie che attraversano via Appia sono due: una a raso che collega la stazione di Avellino con Salerno e l’altra, a quota superiore, che collega la stazione con Rocchetta Sant’Antonio. L’idea è quella di utilizzare una sola linea ferroviaria che esce dalla stazione, superare l’intersezione di via Appia per poi biforcarsi più avanti, nei pressi del cavalcavia di Alvanite, in un binario che corre parallelo all’autostrada e l’altro che si innesta sul ponte Milano. In tal modo la linea ferroviaria a raso sarà soppressa e con essa il passaggio a livello di via Appia mentre il ponte attuale verrà sostituito da uno in acciaio a campata unica adatto ad ospitare convogli di classe superiore».
E il Comune che impegni si è assunto?
«RFI ci ha chiesto se possiamo farci carico di mettere in sicurezza la linea ferroviaria che sarà dismessa. La nostra idea è di utilizzare una parte di quel tratto per farne una pista ciclopedonale che collega via Appia con la stazione di Avellino mentre per l’altra parte studieremo un diverso utilizzo».
E quanto costerà l’intervento?
«Una stima ufficiale ancora non c’è, ma dovremmo essere nell’ordine di 5, al massimo 7 milioni di euro, una cifra ritenuta sostenibile dalla Regione che si è impegnata a investire in caso di via libera da parte di RFI. E a tale risultato si è arrivati a distanza di quasi un anno dal primo tentativo, effettuato a marzo dello scorso anno coinvolgendo il Comune di Avellino nella speranza vana di ottenere il finanziamento nell’ambito dei fondi destinati alla cosiddetta Area Vasta».
E oggi come ci siete riusciti?
«Abbiamo provato ad insistere sollecitando l’interessamento dei consiglieri regionali Maurizio Petracca, Luca Cascone e Francesco Todisco fino ad ottenere grazie a loro un appuntamento con RFI venerdì scorso. Adesso dobbiamo solo aspettare e incrociare le dita».