La vicesindaco con delega all’istruzione si dice convinta che dopo due anni di tensioni è arrivata l’ora della collaborazione. Il sindaco fa il punto sui lavori in corso e rassicura le famiglie: Abbiamo volontà e mezzi per affrontare qualsiasi evenienza
Alla vigilia dell’inizio del nuovo anno scolastico le preoccupazioni non mancano, così come le novità, ma insieme alla speranza che vi siano finalmente le condizioni per la ripresa e la prosecuzione delle lezioni in presenza, l’unica certezza è che il nuovo anno scolastico riprenderà sostanzialmente così come si è chiuso quello vecchio.
«Non vediamo l’ora di metterci alle spalle due anni davvero “terribili” – esordisce il vicesindaco con delega all’Istruzione, Anna Nazzaro – durante i quali abbiamo certamente finito per pagare responsabilità e difficoltà non sempre dipese dalla nostra volontà, superate soltanto grazie alla infinita pazienza delle famiglie e dei ragazzi, dai quali abbiamo ricevuto a volte esempi di spirito di sacrificio e di adattamento alle restrizioni encombiabili. Il nostro augurio, perciò, è quello di avviare l’anno scolastico sotto il segno della serenità, dell’armonia e della collaborazione, tutti ingredienti che purtroppo sono finora mancati. E, non a caso, alla nuova dirigente (Antonella Ambrosone, ndr.) abbiamo proprio chiesto che dopo due anni trascorsi in un clima di tensione abbiamo il dovere di gettare le basi per una collaborazione proficua nell’interesse degli studenti e delle loro famiglie. Nel primo incontro la nuova dirigente mi ha fatto un’ottima impressione, dimostrando di avere senso pratico, competenza ed esperienza necessari a gestire un istituto così importante come quello di Atripalda».
Quindi possiamo escludere “doppi turni” o altre soluzioni cervellotiche?
«Lo escludo categoricamente, la problematica degli spazi fu già risolta lo scorso anno e non c’è ragione di riproporla. L’unico nodo che resta è quello del trasporto, perché da un lato abbiamo un significativo numero di richieste (un’ottantina) e dall’altro i mezzi hanno una capienza ridotta al 50%. Lo scorso anno con l’aiuto dei volontari siamo riusciti ad organizzare punti di raccolta e risolvere brillantemente il problema dello sfasamento dell’orario di ingresso e speriamo di non dover fare scelte dolorose negando il servizio a chi ne ha davvero bisogno».
Come cambierà la distribuzione delle cedole e dei buoni libro?
«Le novità principali riguardano la distribuzione dei testi per la scuola primaria ed il contributo per l’acquisto dei testi per le scuole secondarie di primo e secondo grado presenti sul territorio atripaldese. Cominciamo dai primi. Alle famiglie sta per arrivare, attraverso un sms, un codice che servirà per il ritiro dei testi in libreria. La distribuzione avverrà non prima di fine mese presso “Voltapagina”, l’unica libreria che si è dichiarata disponibile. Per quanto riguarda il secondo punto, da quest’anno cambiano radicalmente le modalità di erogazione del contributo economico alle famiglie perché la Regione ha “preteso” l’introduzione del sistema dei voucher, cioè di un “buono” per coprire i costi per l’acquisto dei testi. Per averne diritto è necessario iscriversi, entro il 19 settembre, sull’apposita piattaforma digitale inserendo semplicemente i dati anagrafici e patrimoniali (Isee) e successivamente recarsi presso una delle tre librerie accreditate: Sessa di Montoro, Cartolandia di Serino e Troisi di Avellino. La Regione ha già accreditato i relativi fondi, cioè oltre 33mila euro per i libri delle scuole dell’obbligo e oltre 14mila euro per il trienno delle superiori, per complessivi 47.681 euro, quasi certamente più che sufficienti, al pari degli scorsi annio, a coprire i costi di tutti i libri scolastici».
Ed il servizio mensa?
«Il servizio è stato riaffidato fino a fine anno alla precedente ditta e dovrebbe ripartire lunedì 4 ottobre. L’unica incertezza riguarda le modalità di somministrazione dei pasti alla materna perché ancora non sappiamo se utilizzare i refettori oppure il “lunch box” in classe. In ogni caso confidiamo in una maggiore consapevolezza da parte delle famiglie dopo che lo scorso anno non è stato facile trovare una formula soddisfacente per tutti, al punto che la dirigente consentì addirittura che i bambini uscissero da scuola per pranzare a casa e poi rientrare fino alla fine delle lezioni. Nessun particolare problema, invece, ci aspettiamo alla “De Amicis” nelle quattro classi a tempo pieno.
Il sindaco Giuseppe Spagnuolo, così come il suo vice, ci tiene a sottolineare che il nuovo anno scolastico ripartirà da dove si è fermato quello passato, senza grosse novità, ma potendo contare sull’equilibrio faticosamente raggiunto nel corso dei mesi scorsi. Il primo cittadino, intanto, fa il punto sui lavori che interessano e interesseranno nell’immediato futuri alcuni plessi scolastici.
«Partiamo dalla “Pascoli – esordisce Spagnuolo –. L’intervento di ristrutturazione procede senza intoppi e ci aspettiamo che si concluda entro la fine dell’anno. Qualche mese ancora sarà necessario per gli adempimenti burocratici e, salvo imprevisti, contiamo in primavera di restituirlo ai bambini ed alle maestre temporaneamente distaccati presso la “Collodi” di via Adamo, dove per’altro lo scorso anno si sono trovati molto bene. Ce la metteremo tutta per chiudere i lavori il prima possibile, anche per dare un segnale di fiducia e di ripartenza. Colgo l’occasione per precisare che la possibilità di utilizzare gli spazi disponibili alla “Collodi” ha finito per rendere non più necessario l’utilizzo degli ex locali del liceo in via Appia, il cui contratto di affitto non è mai stato attivato, risparmiando il versamento dei canoni».
E la “Masi”?
«Il bando è quasi pronto e, perciò, prevediamo che i lavori potranno certamente partire nel 2022. A gennaio credo che saremo in grado di valutare se l’anno scolastico che sta per iniziare si concluderà nelle stesse aule oppure ad un certo punto sarà necessario il trasferimento in una sede alternativa. Chiaramente se dovessero mancare poche settimane aspetteremo la conclusione dell’anno scolastico prima di partire coi lavori. Per il resto non ci sono novità rispetto allo scorso anno, mentre le tre aule della “Mazzetti” di via Pianodardine distaccate presso la “De Amicis” di via Roma saranno accorpate alle altre evitando a famiglie e docenti i disagi degli anni scorsi».
E le altre due scuole non antisismiche?
«Grazie ai finanziamenti che abbiamo cercato ed ottenuto siamo in una fase avanzata di progettazione antisismica, dopodiché saremo pronti a attingere con buone possibilità di successo ai fondi regionali per l’edilizia scolastica proprio perché presenteremo due proposte, una per la ex “Mazzetti” di via Manfredi e una per la “Adamo” di via San Giacomo, di alto livello progettuale. La “De Amicis” e la “Collodi”, infine, non hanno bisogno di alcun tipo di intervento».
Cosa si augura per il prossimo anno e cosa augura alla comunità scolastica atripaldese?
«Riapriamo le scuole con grande serenità e fiducia, consapevoli dell’esperienza che un po’ tutti abbiamo fatto negli ultimi due anni affrontando problematiche inedite e complicate. E se oggi le condizioni generali sono migliori di ieri è proprio perché abbiamo insistito nel voler tenere le scuole aperte, per abituarci ad una nuova normalità, alla convivenza con le restrizioni, convinti che il tempo che si spende a scuola sia il tempo speso meglio. Abbiamo la volontà e gli strumenti per affrontare qualsiasi situazione dovesse presentarsi e auguro buon lavoro a tutti, in particolare alla nuova dirigente, con la quale si è già instaurato un rapporto di grande collaborazione, con la speranza che potremo anche tornare ad assistere alle manifestazioni di fine anno che rappresentano una tappa fondamentale del percorso formativo».