Strumolo: «La politica non aiuta a governare»

Il consigliere di minoranza passa l’Amministrazione ai raggi X: «Il centro servizi? Per fortuna non è stato venduto»

Massimiliano Strumolo

«Sono dell’opinione che oggi amministrare un Comune sia un impegno particolarmente gravoso che va oltre i vecchi parametri del “partitismo” e dell’essere contrario dell’opinione altrui a prescindere. La mia visione utopistica è quella del coinvolgimento di ogni elemento della Consiliatura secondo le proprie capacità ed attitudini e non secondo le appartenenze politiche. E’ senza dubbio,  più efficace per il bene comune,  non accattivarsi un singolo cittadino che ha la capacità di “dirottare” voti, ma valutare se il proprio operato sia indirizzato al beneficio comune», così Massimiliano Strumolo, consigliere comunale di minoranza.

L’Amministrazione Spagnuolo ha dichiarato in tante occasioni, di aver finalmente risanato il bilancio dell’Ente e di non ha accumulato altri debiti nella sua gestione. E’ d’accordo con questa affermazione?

«L’obbligo di questa Amministrazione era quello di evitare, in una maniera o nell’altra, il dissesto finanziario che sarebbe stato l’ennesimo balzello a carico degli atripaldesi, gli unici che ne avrebbe pagato le conseguenze. Ciò è stato sempre chiaro a chi nel 2012 è stato eletto. Per perseguire tale scopo, questa Amministrazione, probabilmente perché non è riuscita o non ha voluto battere altre strade, ha sottoscritto mutui con la Cassa Depositi e Prestiti (come previsto e regolamentato dal TUEL)  per estinguere la mole di debiti contratti nel tempo e far respirare le casse comunali.  Senza dubbio l’assessore Landi e il suo gruppo di lavoro ha scongiurato per il momento le conseguenze di una situazione pericolosa dal punto di vista finanziario, ma le ha sostanzialmente procrastinate nel tempo, come dire “ai posteri l’ardua sentenza”».

Per poter sistemare la facciata del Palazzo civico, l’Amministrazione ha chiesto un prestito di 70mila euro alla Cassa Depositi e Prestiti, cosa ne pensa?

Come vede l’Amministrazione Spagnuolo ricorre spesso all’accensione di mutui, il fatto è non certo il quantum o se ci fossero stati fondi, ma come è stato gestito l’intervento. Quando due anni fa è stato necessario, per la caduta di calcinacci, mettere in sicurezza la facciata perché non si è provveduto con la dovuta tempestività? E per quale ragione una impalcatura noleggiata resta per mesi e mesi a far bella mostra di se? Se è stato necessario l’accensione di un mutuo, non poteva essere fatto prima? Sono domande che dovrà rivolgere all’Amministrazione.

Il Centro Servizi Pmi di via San Lorenzo è stato il fulcro della politica di risanamento dell’Ente, eppure oggi la struttura è ancora di proprietà atripaldese…

Visto tutto ciò che è accaduto nel tentativo di vendita e mi permetto di sottolineare soprattutto nel tentativo di acquisto dell’immobile, bisogna tirare un lungo sospiro di sollievo per aver mantenuto la proprietà. Ogni volta che si parla del Centro Servizi, sia per l’Amministrazione Spagnuolo che per la maggior parte dell’opinione pubblica, si ha l’impressione che la sua vendita sia la panacea per tutti i problemi finanziari dell’Ente. Io la penso diversamente. Una eventuale vendita non rappresenterebbe un vero risanamento che, invece, sta nella programmazione finanziaria (armonizzare la spesa sui rifiuti, azzerare sprechi e spese inutili, limitare le consulenze ecc).  La struttura deve cominciare ad essere un sistema di introiti per il Comune e l’Amministrazione dovrebbe insediare una commissione ad hoc per lo studio e la realizzazione di un vero Centro Servizi che sia uno spazio di incontro virtuale in cui condividere idee, sviluppare progetti congiunti, promuovere prodotti e servizi innovativi, diffondere nuove conoscenze, fruire di servizi ad alto valore aggiunto, promuovere fiere ed eventi a tema.

Assunzioni, ricorsi, sospensioni: il personale del Comune è sempre di più una “patata bollente” difficile da gestire…

Ho avuto il piacere di confrontarmi, qualche giorno fa, con il prefetto Umberto Postiglione direttore dell’Agenzia nazionale per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, che in un discorso molto più ampio affermava quanto il personale di un Comune sia bersaglio dell’opinione pubblica. Un aspirante Sindaco, se vuol far colpo sull’elettore, deve inserire nel proprio programma, la riorganizzazione del personale (e su questo il nostro Sindaco ne è testimonianza). Pertanto prima di tutto vorrei spendere una parola di elogio ai dipendenti che hanno senso del dovere e si prodigano per il bene comune, poi come in tutte le amministrazioni, società e organizzazioni varie esistono i “furbi” ed i “fannulloni” che vanno puniti ed allontanati qualora sia accertato in maniera inconfutabile il loro illegale operato.

Ciro De Pasquale

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