I ragazzi intervisteranno una serie di persone provenienti da diverse parti del globo per avere uno sguardo più ampio sul delicato periodo storico
In questo periodo pieno di distanze vogliamo immaginare il mondo come un palazzo. Nelle nostre città si potrebbe vivere per anni in un condominio senza aver mai bussato alla porta del proprio vicino. È ora di bussare a quella porta e provare a costruire una comunità fondata sul nostro modo di fare esperienze. Solo così potremmo lottare gli uni per gli altri. Perchè in fondo siamo “Sulla stessa Terra”.
“Sulla stessa Terra” non è solo una rubrica dedicata all’emergenza da COVID-19, ma una finestra sul Mondo e sui diversi modi di vederlo. Proprio per questo deve esser visto come un prezioso contributo alla riflessione che ci terrà compagnia nei prossimi giorni in cui il senso di solitudine potrebbe scandire le ore. Sapere come gli altri stanno vivendo la loro quarantena e quale sia il loro sguardo sull’Italia può fornirci interessanti spunti per una visione universale e critica di questa delicata fase storica. Abbiamo intervistato diversi amici, che ringraziamo calorosamente, provenienti da diverse parti del globo.
La prima intervistata della rubrica “Sulla stessa Terra” è Annamarija, traduttrice ed interprete slovena, che ci offre uno spaccato del modo di affrontare la pandemia nel suo Paese.