Sversamenti nel Fenestrelle, scatta l’indagine della Polizia Municipale


Dopo la denuncia pubblica del presidente della Pro Loco, il “neo” comandante Giannetta ha disposto una serie di accertamenti. Intanto, monta la protesta del comitato “Salviamo la valle del Sabato” per l’emergenza-rifiuti a Pianodardine

Gli scarichi nel Fenestrelle (nel riquadro Lello Labate)

Gli scarichi nel Fenestrelle (nel riquadro Lello Labate)

“L’inquinamento atmosferico è il principale fattore di rischio ambientale per la salute in Europa: riduce la durata di vita delle persone e contribuisce alla diffusione di gravi patologie quali malattie cardiache, problemi respiratori e cancro. Secondo una nuova relazione pubblicata dall’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), l’inquinamento atmosferico «continua ad essere responsabile di oltre 430mila morti premature in Europa»: è l’attacco di un articolo pubblicato da “ilSole24ore” di inizio mese dal titolo La mappa dell’inquinamento: quali le città più a rischio? con cui si affronta un tema che sta allarmando sempre più persone residenti nella cosiddetta Valle del Sabato, Atripalda compresa. Ebbene, in base ai dati contenuti nella relazione pubblicata dell’Aea la città di Avellino è in Europa fra quelle con la più alta concentrazione di polveri sottili (Pm10) molto nocive per l’organismo umano.

E come se non bastasse, a confermare che dallo stato di preoccupazione si è passati allo stato di allarme alcuni dati diffusi nei giorni scorsi relativi alla mortalità per cancro anche di Prata P.U.: negli ultimi 5 anni su 192 defunti, 118 (62%) sono stati vittime del cancro. Dati non ufficiali, raccolti da alcuni cittadini chiedendo notizie ai medici di base o informandosi con i familiari, ma ugualmente sufficienti a destare scalpore.

Insomma, nella Valle del Sabato si muore di tumore in maniera impressionante ed è anche per questo che un comitato spontaneo “Salviamo la nostra Valle del Sabato, salviamo la nostra vita”, molto attivo anche su Facebook, coordinato dal medico Franco Mazza e di cui fanno parte molti Atripaldesi, sta conducendo una forte battaglia per informare e sensibilizzare la pubblica opinione su come rifiuti, roghi, amianto ed emissioni varie stanno inquinando l’ambiente. Non a caso, infatti, il comitato ha organizzato una manifestazione per protestare contro una recente ordinanza del Presidente della Provincia, Domenico Gambacorta, grazie alla quale l’impianto Stir di Pianodardine ospiterà 100 tonnellate al giorno per 45 giorni della frazione organica proveniente dalla quasi totalità dei comuni irpini per affrontare l’emergenza dovuta alla chiusura in contemporanea dei tre impianti privati in cui avveniva la trasferenza. La manifestazione di protesta è stata fissata per sabato 27 agosto, alle ore 10:00, davanti alla Novolegno per poi marciare fino allo Stir dove si svolgerà una pubblica assemblea.

Sul versante più strettamente cittadino, mentre ancora si attendono i risultati dei campionamenti effettuati dall’Arpac e dall’Asl sull’aria sul terreno nei giorni immediatamente successivi al rogo che ha semidistrutto il centro di demolizione veicoli “Urciuoli” in contrada Giacchi (ma se è per questo non sono mai stati resi noti neanche i risultati dei prelievi effettuati dall’Arpac nel fiume Sabato due anni fa, costati una denuncia ed una multa di 40mila euro al sindaco Paolo Spagnuolo) ha suscitato clamore una foto postata su Facebook dal presidente della Pro Loco, Lello Labate, che testimoniava lo sversamento di residui biancastri, probabilmente derivanti da lavorazione di prodotti caseari, nel torrente Fenestrelle all’altezza di via Appia, al confine fra Atripalda e Avellino. Il giorno dopo gli sversamenti erano cessati, ma tanto è bastato per far avviare una indagine alla Polizia Municipale di Atripalda, disposta dal “neo” comandante Giannetta, il cui è esito è molto atteso.



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