
Tensione a Roma: bandiera europea bruciata durante manifestazione contro la guerra - Ilsabato.com
In una giornata di forti tensioni politiche e sociali, la piazza Barberini di Roma è diventata il palcoscenico di una contro-manifestazione organizzata da Potere al Popolo, Unione Sindacale di Base, Arci, studenti e attivisti palestinesi. Denunciando le politiche europee e italiane, i partecipanti hanno bruciato una bandiera dell’Unione Europea, esprimendo il loro dissenso nei confronti delle guerre in corso e della spesa militare. I manifestanti hanno portato con sé striscioni e manifestazioni sonore, evocando un’atmosfera di protesta aperta e determinata.
La manifestazione in piazza Barberini
La manifestazione organizzata in piazza Barberini ha preso forma attorno a un tema centrale: l’opposizione alle spese militari e l’appello per la pace. Durante l’evento, i manifestanti hanno intonato slogan come “Ue assassina” e hanno esibito uno striscione provocatorio che recitava “Non un euro per la loro guerra“, accompagnato da immagini dei politici Ursula Von der Leyen e Giorgia Meloni. Il culmine della protesta si è raggiunto quando, circondati da fumogeni, un grande poster raffigurante una bandiera dell’Unione Europea è stato dato alle fiamme. Un partecipante, richiamandosi al giornalista Michele Serra, ha affermato: “Contro l’odio di Michele Serra che ci porterà alla guerra. Anche se non ci volete, siamo qua.” La manifestazione ha visto anche l’intonazione di “Bella ciao“, un canto di resistenza italiana, simbolo di speranza e lotta.
I partecipanti hanno sottolineato la loro determinazione a far sentire la propria voce contro le decisioni politiche europee e italiane che, a loro avviso, contribuiscono a una spirale di conflitti. I messaggi espressi sono stati chiari e diretti, riflettendo un sentimento diffuso di insoddisfazione nei confronti della direzione che stanno prendendo le politiche internazionali.
La contromanifestazione alla Bocca della Verità
In contrapposizione alla situazione di piazza Barberini, un’altra manifestazione si è svolta alla Bocca della Verità, con un messaggio diametralmente opposto. Marco Rizzo, leader di Democrazia Sovrana Popolare, ha preannunciato la manifestazione “Pace e Sovranità” come un’azione per riaffermare il desiderio della maggior parte degli italiani di vivere in pace. Rizzo ha sottolineato l’importanza di distaccarsi dalle bandiere straniere, esortando i partecipanti a concentrarsi sulla bandiera italiana. “Siamo qui perché c’è una piazza che vuole la guerra, vuole il riarmo. E noi vogliamo la pace, così come la maggioranza di tutti gli italiani. Questo è il tema di fondo,” ha dichiarato Rizzo all’ANSA.
L’evento è iniziato con la celebrazione dell’inno di Mameli, una scelta simbolica per richiamare l’unità nazionale. La piazza ha ospitato un numero significativo di bandiere italiane, affiancate da quelle di altre nazioni, come Grecia e Romania, creando un’atmosfera di solidarietà internazionale in favore della pace.
Il messaggio di unità e pace
La manifestazione alla Bocca della Verità ha visto la partecipazione di diverse persone, unite da un messaggio chiaro: il desiderio di pace e sovranità. Il grido “Pace” è risuonato in tutta la piazza, rappresentando un forte invito alla riflessione sull’importanza di evitare il conflitto e lavorare per risolvere le differenze attraverso il dialogo e la cooperazione. Gli organizzatori hanno enfatizzato la necessità di raccogliere un vasto consenso popolare intorno a un’idea di pace, capace di coinvolgere tutte le forze politiche e sociali del Paese.
L’evento ha messo in luce come la società italiana stia vivendo un momento di forte polarizzazione, evidenziato dalle diverse posizioni manifestate in contemporanea nelle due piazze. Mentre da un lato i protestanti di piazza Barberini hanno alzato il megafono contro le spese militari, dall’altro, i partecipanti alla Bocca della Verità hanno cercato di riaffermare la necessità di una visione unitiva, centrata sulla pace e la sovranità nazionale.
Questi eventi hanno inaugurato un acceso dibattito pubblico sull’attuale situazione politica, creando le basi per futuri confronti e discussioni tra le diverse correnti di pensiero presenti nel panorama italiano.