Terremoto ai Campi Flegrei: nuova misurazione conferma magnitudo 4.6, il più forte della storia recente

Il 13 marzo 2025, i Campi Flegrei e Napoli sono stati scossi da un terremoto di notevole intensità. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha aggiornato il dato iniziale, stabilendo che la magnitudo della scossa è stata di 4.6, piuttosto che 4.4 come segnalato in precedenza. Questo evento sismico si distingue, in termini di magnitudo, come il più forte mai registrato nella zona nell’era strumentale, e ha un impatto significativo sulla comprensione della sismicità dell’area.

Dettagli del terremoto del 13 marzo 2025

L’assegnazione della nuova magnitudo è stata comunicata attraverso un bollettino settimanale dell’INGV, dove si specifica che l’evento avvenuto all’1:25 è stato il sisma più intenso da quando esistono misurazioni strumentali nel territorio flegreo, risalente a circa 40 anni fa. Questo terremoto ha sorpassato un altro evento noto, che si era verificato il 20 maggio 2024, il quale aveva registrato una magnitudo di 4.4. La conferma e l’aggiornamento delle magnitudo da parte dell’INGV sono prassi abituali nel campo della sismologia, rendendo evidente la costante attività di monitoraggio e analisi dei fenomeni tellurici.

L’incertezza associata alla misurazione, indicata in 0.3, non modifica in modo sostanziale il quadro sismico. Tuttavia, il ricalcolo rappresenta una variazione significativa e porta all’attenzione pubblica una maggiore consapevolezza sui rischi legati ai sismi in quest’area. La rilevanza di questo evento risiede nella sua intensità, che pone i Campi Flegrei sotto un’ulteriore luce in termini di preparazione e risposta a futuri eventi sismici.

La situazione geologica attuale ai Campi Flegrei

L’area flegrea è attualmente in una fase critica di bradisismo, caratterizzata da un sollevamento del suolo significativo. Secondo il bollettino settimanale dell’INGV, questa salita è stata stimata intorno ai 30 millimetri al mese a partire dal 15 febbraio, un dato che segna un aumento rispetto ai chiarimenti precedenti, dove si testimoniavano soltanto 10 millimetri di sollevamento al mese. Queste misurazioni sono fondamentali per comprendere le dinamiche geologiche dell’area, dato che possono fornire informazioni cruciali sull’eventualità di attività vulcanica futura.

Oltre al sollevamento del terreno, l’INGV ha segnalato anche un incremento della temperatura delle emissioni dalla fumarola principale di Pisciarelli, che ha raggiunto i 97 °C, rispetto ai 96 °C della settimana precedente. È importante sottolineare che, nonostante la forte scossa e le variazioni di temperatura, non ci sono elementi che suggeriscano attività vulcanica imminente. L’analisi attuale indica che non ci sono segnali allarmanti di evoluzioni significative nel breve periodo.

Riflessioni su eventi sismici e vulcanici

Il terremoto del 13 marzo ha generato timori tra la popolazione locale, ma è cruciale trattare tali eventi con un approccio razionale e informato. Questo terremoto non deve essere considerato come un precursore di un imminente disastro, secondo le attuali valutazioni sismologiche. L’INGV continua a monitorare l’area e a fornire aggiornamenti regolari, il che è fondamentale per la sicurezza pubblica e per una corretta comprensione dei fenomeni naturali che interessano i Campi Flegrei.

In sintesi, mentre il terremoto del 13 marzo ha rappresentato un evento di grande rilevanza, le autorità competenti stanno gestendo la crisi con attenzione e professionalità, rassicurando la popolazione riguardo alla stabilità dell’area e mantenendo una vigilanza costante sulle evoluzioni geologiche.

Published by
Jessica Lacorte