
Terremoto in provincia di Potenza: scossa avvertita ma senza danni segnalati - Ilsabato.com
Questa mattina, il Sud Italia è stato scosso da un terremoto di magnitudo 4.2, il cui epicentro è stato localizzato nella provincia di Potenza. Questa notizia ha attirato l’attenzione non solo degli abitanti della regione ma di tutta Italia, vista la frequenza dei fenomeni sismici nel sud del paese. Fortunatamente, non si registrano danni, ma sono state attuate misure precauzionali in vari comuni.
Dettagli del terremoto a Potenza
Alle dieci precise, il disturbante tremore ha fatto sentire la sua presenza in diverse aree, in particolare a Potenza e Matera. Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia , la scossa si è verificata a circa sei chilometri dalla città di Vaglio, a una profondità di 14,3 chilometri. Sull’onda dell’allerta, alcune scuole di Potenza hanno scelto di evacuare gli studenti come misura di sicurezza. Il sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, ha comunicato l’emissione di un’ordinanza per la chiusura delle scuole di tutti i livelli per la giornata odierna, indicando la massima attenzione da parte delle istituzioni locali in situazioni di emergenza.
Le autorità hanno attivato la sala operativa della Protezione Civile per monitorare l’eventuale presenza di danni agli edifici. Anche il prefetto di Potenza, Michele Campanaro, ha rassicurato il pubblico affermando che non sono state segnalate situazioni anomale, grazie alla rapidità della risposta dei servizi di emergenza. I Vigili del Fuoco, in collaborazione con le forze di polizia, hanno avviato una serie di sopralluoghi sul territorio per garantire la sicurezza dei cittadini.
Le ripercussioni sulla circolazione e sugli eventi sismici nelle regioni limitrofe
Uscendo dall’ambito urbanistico, la circolazione ferroviaria è stata temporaneamente interrotta tra Tito e Potenza nel tentativo di prevenire eventuali incidenti. Queste misure di sicurezza riflettono la cautela con cui si gestiscono eventi sismici in un territorio così soggetto a questi fenomeni.
Negli ultimi giorni, diverse scosse hanno colpito anche regioni vicine come Calabria, Puglia e Campania, alimentando un dibattito sui diversi sciami sismici nella zona. Queste scosse, mentre sembrano autonome, presentano un quadro complesso di attività geologica. Per esempio, la scossa di magnitudo 4.7 sul Gargano, avvenuta venerdì scorso, è stata distinta dalle attività in Calabria, che soffrono di uno sciame sismico costante. Gli esperti indicano che la differenza di causa risiederebbe nella presenza di sistemi di faglie, differenziando così le tipologie di eventi sismici in corso.
Frequenza e caratteristiche degli eventi sismici nel Sud Italia
Negli ambiti flegrei, le onde sismiche sono più superficiali e avvertite con maggiore intensità. Qui, la causa risiede in un fenomeno vulcanico noto come bradisismo. Questo fenomeno, conosciuto anche come “respiro vulcanico”, produce variazioni del livello del suolo senza generare terremoti significativi. Al contrario, in Calabria si stanno vivendo eventi di origine tettonica, che seguono le linee delle faglie nella regione. Recentemente, un terremoto con epicentro a Tiriolo ha raggiunto magnitudo 3.4, con evacuazioni scolastiche ma senza danni gravi.
Queste scosse sono il risultato di una complessa interazione tra le faglie geologiche presenti sotto il suolo calabrese, dove si sta verificando una smobilizzazione della faglia. Secondo Domenico Costarella, responsabile della Protezione Civile della Regione Calabria, è fondamentale trattare questi eventi con la massima attenzione e professionalità. Questi segnali di un’attività sismica continua richiedono un monitoraggio costante e preparazione da parte delle autorità competenti e della popolazione.