Test genomico Oncotype DX riduce il tempo di attesa per le cure nel tumore al seno - Ilsabato.com
Il tumore al seno in stadio precoce rappresenta una delle sfide più significative per la salute femminile. Recenti sviluppi scientifici hanno rivelato che l’anticipo del test genomico Oncotype DX Breast Recurrence Score®, condotto prima dell’intervento chirurgico, offre notevoli vantaggi per le pazienti. Un recente studio presentato alla 19esima Conferenza Internazionale sul Cancro al Seno di St. Gallen ha dimostrato che tali pratiche non solo accelerano l’inizio del trattamento adiuvante ma contribuiscono anche a migliorare il benessere psicologico delle donne coinvolte.
Uno studio clinico controllato, multicentrico e prospettico randomizzato, denominato PreDX, ha coinvolto 341 pazienti provenienti da 17 centri nel Regno Unito. Questo progetto ha analizzato i benefici di svolgere il test genomico sulla biopsia diagnostica, nota come core biopsy, prima dell’intervento chirurgico. I risultati hanno rivelato che anticipare il test ha consentito di ridurre i tempi di attesa: in media, 8 giorni in meno tra l’intervento e l’inizio della terapia adiuvante. Questo risultato ha un’importanza clinica significativa, accorciando il periodo di vulnerabilità per le pazienti. Altrettanto importante, il test svolto prima dell’operazione ha mostrato un impatto positivo sui livelli di ansia e depressione tra le donne che affrontano una diagnosi di tumore al seno.
Il test genomico Oncotype DX è progettato per identificare le pazienti con tumore mammario in fase iniziale che beneficeranno veramente della chemioterapia post-operatoria. Il direttore del Dipartimento di Diagnostica avanzata della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano, Giancarlo Pruneri, spiega che il percorso diagnostico tradizionale richiede due momenti: la biopsia per la classificazione della malattia e la chirurgia per confermare le informazioni ottenute. Tradizionalmente, il test genomico viene effettuato sul campione prelevato durante l’intervento chirurgico. Grazie al lavoro presentato a St. Gallen, ora si può effettivamente anticipare l’analisi genomica, migliorando quindi l’efficacia del sistema sanitario e riducendo il disagio emotivo delle pazienti in attesa dei risultati.
In Italia, ci sono iniziative in corso ispirate allo studio PreDX. Attualmente, il test genomico è rimborsato solo sui campioni operatori. Tuttavia, ci sono discussioni in Lombardia per rivedere le normative e dare la possibilità alle Breast Unit di decidere se effettuare l’analisi prima dell’intervento. Queste modifiche potrebbero rivoluzionare non solo il modo in cui si approccia la malattia, ma anche alleviare l’ansia associata all’attesa dei risultati. I risultati dei progetti inglesi e delle ricerche italiane hanno dimostrato di avere un’influenza considerevole sulla proposta di anticipare l’analisi genomica nella pratica clinica.
Henry Cain, un consulente chirurgo al Royal Victoria Infirmary nel Regno Unito, ha sottolineato che il test eseguito su campioni di core biopsy è altamente affidabile. Secondo lui, eseguire il test prima della chirurgia non solo porta a risultati concordanti ma consente di migliorare l’efficienza del sistema sanitario, ottimizzando i tempi di avvio della terapia adiuvante. Un dato significativo è che il tasso di successo nell’analisi dei campioni di core biopsy è al 99,1%, confermando la loro utilità rispetto ai campioni prelevati chirurgicamente.
Un altro aspetto richiesto da questa novità è che, secondo un’analisi economica presentata al congresso, ritardare l’adozione del test Oncotype DX potrebbe causare perdite finanziarie e danneggiare i risultati clinici. Attraverso un modello decisionale, si è potuto scoprire come questo test possa portare a esiti migliori, favorendo un approccio più personalizzato e potenzialmente più efficace nella cura. Il messaggio è chiaro: adottare il test Oncotype DX non solo ha un valore clinico, ma rientra anche in una visione più ampia di un sistema sanitario centrato sulla persona, che mira a migliorare la qualità delle terapie.