Il cortometraggio, girato da Ermanno Bonazzi, può essere già visto e votato
Da venerdì scorso è possibile votare il documentario incentrato sull’artista Carmine Tranchese, girato da Ermanno Bonazzi. Il corto, dal titolo “Art of arranging”, può essere visualizzato e votato cliccando sul seguente link: https://community.zooppa.com/it-it/contests/everyday-humans-2017/submissions/art-of-arranging-1.
L’opera partecipa al concorso americano “Everyday Humans”, che permetterà di vincere fino a 50.000 euro tra contanti e premi. Il regista ci ha spiegato il progetto: «Abbiamo scelto Carmine Tranchese come protagonista poiché è una persona e un artista che si occupa della comunità. Il video (dalla durata di 4 minuti come previsto dal regolamento) è stato girato nella bottega del Maestro, nella piazzetta degli artisti e per strada».
Il cast tecnico è quasi interamente composto da ragazzi della nostra città: «Siamo tutti atripaldesi, tranne Luigi Cuomo, regista, proveniente da Avellino. Abbiamo Lorenzo Di Gisi (fonico di impresa diretta), Gabriella Ronconi (assistente alla regia), Silvio Brioschi (music designer), Raffaele Landi (sound designer) e Alessia Capasso (ha curato la parte riservata ai sottotitoli dato che Tranchese nel corto si esprime in dialetto)». Particolarmente intensa la perfomance del Maestro, a tratti da brividi, come quando sussurra “può piovere o nevicare, io comunque mi prendo la libertà. Con i miei colori, ovunque sia, io camminerò e quando me lo dirà la testa, mi fermerò ed inizierò a dipingere”.
Un ritratto di un essere umano sicuramente complesso, come ogni artista, ma al tempo stesso semplice, che a modo suo sta facendo tanto per Atripalda. Un ritratto di un essere umano ben “disegnato” da Ermanno Bonazzi e dal suo cast che, per un attimo, hanno trasformato diversi luoghi della nostra città in dettagli visivi suggestivi, da proteggere, così come consiglia Tranchese durante le scene finali del documentario “L’Irpinia è una terra bellissima, ma la stiamo riempiendo di immondizia, ed io vado a recuperare i rifiuti delle persone, per restituire vita a tutti quegli scarti”.
