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Trenta volontari che rispondono a ogni richiesta, ecco come opera il gruppo di protezione civile

Intervista alla consigliera delegata, Giuliana De Vinco: «Screening sugli over 70, spesa solidale e costante comunicazione via social le misure più importanti messe in campo attraverso il Centro operativo comunale»

Giuliana De Vinco (foto di Antonio Cucciniello)

La consigliera delegata alla Protezione civile, Giuliana De Vinco, in questi giorni è in prima linea con tante iniziative a favore della popolazione, soprattutto attraverso il Coc (Centro operativo comunale)

Consigliera, come è organizzato il servizio?

Il servizio di Protezione civile, come da Coc, in questo momento emergenziale sta avendo come obiettivo quello di assistenza alla popolazione. Abbiamo diviso i volontari in due turni della mattina e del pomeriggio, tutti i giorni della settimana. Vengono attivati a seguito di chiamata del numero di emergenza e si occupano di fornire assistenza a seconda della richiesta avuta, che generalmente eseguono in giornata.

Su quanti volontari potete contare?

Ai volontari già iscritti si sono aggiunti ragazzi di varie associazioni con la volontà di dare una mano in questa situazione e devo dire che sono molto soddisfatta di questa collaborazione perché in un momento come questo è l’esempio di come siamo una comunità coesa e compatta che sa fare squadra nel momento del bisogno a difesa del più debole. Al momento abbiamo circa 30 volontari.

E di quali mezzi disponete?

L’attivazione dei volontari è a chiamata al numero di emergenza che voglio ricordare: 3492312357. Abbiamo organizzato nella sede del Gruppo comunale di Protezione civile una base dove gestire la chiamata, disponendo anche di beni di prima necessità dopodiché vengono raggiunte persone e posti grazie al veicolo in dotazione al gruppo.

Che genere di richieste ricevete?

L’attivazione dei volontari ha avuto un incremento con il passare dei giorni. Chiamano perlopiù anziani o persone immunodepresse che hanno timore di uscire a cui vengono fatte le commissioni che richiedono, per la verità hanno chiamato anche cittadini di comuni vicini che con grande spirito di altruismo abbiamo aiutato senza remore.

Quali sono le iniziative più importanti che avete assunto?

Sin da subito, dopo l’attivazione del Coc, ho puntato tantissimo sulla comunicazione, perlopiù social, attraverso la pagina fb del Gruppo comunale di Protezione civile di Atripalda, ritenendo sin da subito che fosse necessario e doveroso esprimere con la massima trasparenza lo stato della situazione, ma soprattutto facendo in modo di veicolare, nella maniera quanto più semplice possibile, le informazioni di carattere generale circa comportamenti da assumere. Rendendomi conto, poi, che l’emergenza sanitaria stava trascinando con sé anche l’emergenza economica di alcune famiglie messe in crisi dalla situazione ho dato vita all’iniziativa della “spesa solidale” lasciando dei carrelli all’esterno dei supermercati chiedendo di donare beni di prima necessità così da poterli distribuire a quanti in questo periodo stanno patendo anche per l’aspetto economico. Con il gruppo abbiamo anche messo in campo una diffusione a tappeto del numero di emergenza, affiggendo i volantini in gran parte dei condomini così da assicurarci che il servizio fosse portato a conoscenza di tutti.  E’ stato anche predisposto un elenco di tutti gli over 70 che da questa settimana stiamo contattando onde verificare le eventuali necessità.

Insomma, le attività che avete messo in campo sembrano tante…

Tantissime, tutto questo mi è stato possibile solo grazie al sostegno dei miei volontari che sin dai primi momenti, con una grande attestazione di stima nei mei confronti , mi hanno rappresentato la loro piena disponibilità con spirito altruistico ripagandomi di tutto il lavoro fatto, anche di formazione, con loro in questi anni. E’ stata un po’ la prova che la fiducia che ho riposto sin dall’inizio nel gruppo e lavorare con il fine di far crescere la loro formazione era la scelta giusta e oggi se ne può ammirare il risultato. Voglio concludere con un grazie, grazie ad ognuno di loro che con spirito di abnegazione e altruismo si sono messi a disposizione della comunità in un momento delicato come questo. Questa è la nostra resistenza e dobbiamo essere compatti per poter risolvere quanto prima l’emergenza. Una comunità può essere fiera di sé stessa quando nel momento difficile si ferma e aiuta chi è in difficoltà. Concludo con quello che è diventato il nostro messaggio di auspicio “andrà tutto bene Atripalda”.

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Redazione