Il 19 e 20 agosto nella “Piazzetta degli artisti” la seconda edizione del “Festival dei perditempo” organizzata dal Forum dei Giovani
A distanza di un anno torna l’evento degno del suo nome: tricare, infatti, rappresenta l’indugio, l’attardarsi, il termine perfetto per descrivere la manifestazione ove chiunque potrà ritrovare il piacere di cincischiare.
Il Festival si terrà il 19 e 20 Agosto 2016 presso la Piazzetta degli Artisti (Piazza Garibaldi) di Atripalda (AV), lì dove il senso dell’evento è sorto.
Musica, giochi e degustazioni saranno i protagonisti di queste due serate all’insegna del divertimento.
Venerdì 19 agosto
Ad accoglierci alle 21.30 troveremo le Coma Berenices con le loro melodie intime ed ipnotiche! (*)
A concludere ci saranno i Policrom alle ore 22.30! (**)
Sabato 20 agosto
La seconda giornata si apre alle 21.30 con The Exploders Duo! (***)
A chiudere Il Cielo di Bagdad alle 22.30! (****)
Area ludica · stand espositivi · enogastronomia
In collaborazione con il Godot Art Bistrot di Avellino
Partnership:
– Le Rane
– A New Hope Webzine
Si ringrazia:
– Comune di Atripalda
– Associazione ‘a Potea
– Caffetteria Napoletana di Sergio Ioffredo, Via Roma 22, Atripalda (Av)
– Taverna Rock di Giulio Urciuoli, Via A. Sparavigna, Atripalda (Av)
(*) Le Coma Berenices (Daniela Capalbo e Antonella Bianco) nascono nel 2015. A Novembre dello stesso anno iniziano le registrazioni per il loro primo lavoro discografico uscito il 17 Marzo 2016. “Delight” è il titolo dell’Ep contenente cinque tracce, idealmente tra loro legate da un unico filo rosso: il “piacere” profondo che non nasce dalla perfezione, ma al contrario da un fascino distratto. Esattamente come nella vita – in cui troppa precisione è destinata a fallire – Delight mette in musica la meraviglia e l’incertezza che essa ci riserva e, attraverso una dichiarazione d’amore all’autenticità, prova a prendere un’assenza di armonia per trasformarla in bellezza.
(**) Giuseppe Donatiello e Gianluca Errico tornano a far parlare dei Policrom con il loro ultimo lavoro: “Le vite degli altri”. Precedentemente entrati nel panorama musicale romano con l’EP “Momento”, ci entusiasmano con questo nuovo disco, pervaso da un raro perfezionismo compositivo e da una scrupolosa pulizia sonora. Le voci e gli strumenti suonano limpidi e le melodie scivolano tra momenti di semplicità minimalista e momenti di anomale complessità. L’album è decisamente organico e pulsante.
(***) The Exploders Duo nascono nel tardo 2012 dallo strano incontro fra un pianista e un ingegnere chimico in un garage di Aiello del Sabato, nella provincia di Avellino. Selezionati dalla rivista Rolling Stone Italia e da Dr Martens Italy come vincitori del concorso “Ti Facciamo L’EP” insieme ad altre due band per l’iniziativa #STANDFORSOMETHING, registrano il loro primo EP live negli studi del SAE Institute di Milano (mixato e masterizzato da Matteo Sandri presso il Mono Studio) che esce in free download sul sito del magazine in concomitanza con l’apparizione del duo sulle pagine del numero di Novembre. Seguono poi le registrazioni delle versioni studio dei brani contenuti nel live EP sempre negli studi SAE per quello che è il vero e proprio EP definitivo (disponibile sempre in free download sul sito della rivista) e che contiene oltre ad una nuova versione di “Sparala Grossa”, due brani (“La giacca di Carmen” e “Il Tuo Paradigma”) frutto della collaborazione con il poeta e paroliere irpino Domenico Porfido.
(****) Il Cielo di Bagdad nasce nel 2004. Pubblicano nel 2006 il loro primo EP “Manca Solo La Neve”, che viene accolto con grande interesse. Nel 2008 esce ”Export for Malinconique”, che permette alla band di affermarsi come una delle più interessanti band della scena post-rock strumentale, distribuendo oltre 1000 copie in Europa e Asia. Nel 2010 esce “Unhappy the land where heroes are needed or lalala,ok”: il singolo “lalalala, ok!” viene selezionato da MTv New Generation che lo trasmette in Italia, Spagna, U.K, Korea, Francia e Brasile. Il 29 Gennaio 2016, per Bizarre Love Triangles, esce il nuovo disco intitolato “No Bad Days”. A dieci anni dall’esordio, e con una vita in mezzo fatta di palchi consumati e due album come piccoli gioielli power-pop, la band ha deciso di fermarsi e prendere fiato, ricostruire la propria ossatura e ripartire seguendo nuove rotte.