Trionfi keniani alla maratona di Roma 2025: Robert Ngeno e Betty Chepkwony vincono le rispettive gare

La maratona di Roma, un evento che attira atleti da tutto il mondo, ha visto quest’anno un netto predominio dei corridori keniani. Nella gara maschile, Robert Ngeno ha conquistato il primo posto, mentre la sua connazionale Betty Chepkwony ha ripetuto il successo anche nella gara femminile. Questi risultati non solo testimoniano la forza degli atleti keniani, ma confermano anche l’appeal internazionale della maratona romana.

La gara maschile: tensione e strategia fino all’ultimo chilometro

La competizione maschile si è svolta seguendo un copione molto equilibrato, coinvolgendo un gruppo nutrito di atleti di testa. Fin dai primi chilometri, il ritmo imposto dai keniani Luke Kiprop, Brian Kipsang, Robert Ngeno, Joshua Kogo, Dominic Kiprono, Fredrick Kibii, Samwel Kiptoo e Hammington Cherop ha creato una situazione di parità che ha mantenuto i tifosi con il fiato sospeso.

È stato al quarantesimo chilometro, però, che Ngeno ha rotto gli schemi. Con una leggera accelerazione, ha dimostrato di avere ancora energie da spendere, tagliando il traguardo in 2 ore, 7 minuti e 35 secondi. Il suo connazionale, Brian Kipsang, ha chiuso a soli 15 secondi di distanza, completando la gara in 2 ore e 7 minuti e 58 secondi. Joshua Kogo ha completato l’invasione keniana del podio, conquistando il terzo posto con un tempo di 2 ore, 8 minuti e 1 secondo.

Il primo tra gli italiani, Daniele Meucci, ha tagliato il traguardo in ottava posizione assoluta, fermando il cronometro a 2 ore, 12 minuti e 44 secondi. Al decimo posto si è classificato Luca Parisi con un tempo di 2 ore, 20 minuti e 1 secondo, mentre Marco Filippi ha ottenuto il diciannovesimo posto, completando la maratona in 2 ore e 29 minuti e 20 secondi. I risultati evidenziano non solo il talento degli atleti keniani, ma anche l’impegno dei runner italiani che si sono distinti in questa competizione.

La gara femminile: Chepkwony domina e ripete il successo

La competizione femminile ha visto un’intensa lotta tra le migliori atlete, con un gruppo di testa già formato al decimo chilometro. Tra le partecipanti, le keniane Rebecca Kangogo e Betty Chepkwony hanno fatto sentire subito la loro presenza, accompagnate dalle etiopi Selam Fente Gebre e Maeregu, con le italiane Ayse Sonmez Burcin e Debora Sartori a inseguire in undicesima e dodicesima posizione.

Al venticinquesimo chilometro, le corridore che si sono allontanate dal gruppo sono state Kangogo, Gebre e Chepkwony, un trio che ha consolidato le rispettive posizioni fino al trentunesimo chilometro. Nella fase finale della corsa, Chepkwony ha dimostrato la sua superiorità, tagliando il traguardo in 2 ore, 26 minuti e 16 secondi. Selam Fente Gebre ha dovuto accontentarsi della piazza d’onore, completando la gara in 2 ore e 28 minuti e 22 secondi, mentre Rebecca Kangogo ha concluso al terzo posto con un tempo di 2 ore, 31 minuti e 16 secondi.

Nonostante la predominanza keniana, Burcin Ayse Sonmez ha rappresentato l’Italia con orgoglio, conquistando l’ottava posizione assoluta e fermando il cronometro su 2 ore e 45 minuti e 39 secondi. Questi risultati mostrano la crescita delle corridori italiane nel panorama internazionale, evidenziando così un settore in fermento.

Questa edizione della maratona di Roma ha saputo coniugare competizione di alto livello e passione, regalando ai partecipanti emozioni intense e risultati straordinari.

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Jessica Lacorte