Quando un muro diventa… un origami


Il progetto di rigenerazione di Parco Acacie è iniziato questa mattina con un murale realizzato da Teresa Sarno e una ventina di alunni della “De Amicis”

Gli alunni che hanno collaborato al progetto di urban street art accompagnati dalla maestra Maria Fasano e accolti dalla vicesindaco Anna Nazzaro e dal consigliere Salvatore Antonacci. (foto Sabino Battista)

L’arte di fama internazionale sta per posarsi sui muri della nostra città. Infatti un murales sarà realizzato sulla rovinata parete di marmo che costeggia il Parco delle Acacie. Il progetto è di Teresa Sarno, famosa artista che, non solo ha impreziosito città di tutto il mondo con le sue opere (Barcellona, Lecce, Salerno, Avellino …), ma ha collaborato con varie aziende famose e per citarne alcune Ikea (per il progetto “Ikea loves earth” in collaborazione con Airlite, pittura naturale che con la luce solare riduce la concentrazione di particelle di ossidi di azoto) e Carpisa (per “Carpisa tattoo – personalizza la tua valigia”).

E questa mattina il progetto ha preso forma.

Allora, Teresa, ci siamo …

(foto Sabino Battista)

Sì, premetto che voglio ringraziare l’Amministrazione di Atripalda, soprattutto nella figura del consigliere Salvatore Antonacci e la Pro Loco rappresentata dal suo presidente, Lello Labate che mi ha contattata per poter far cambiare aspetto ad un muro del Parco delle Acacie insieme ai bambini ( il progetto verrà realizzato anche grazie ad un sostegno economico dell’Amministrazione pari a 300,00 euro).

Quindi i bambini ti affiancheranno?

I più piccoli saranno i veri artisti, io sarò la loro guida e asseconderò ogni loro idea. Sono abituata a lavorare con loro e proprio 2 anni fa ho avuto la possibilità di farlo presso la “Masi” di Atripalda. E’ sempre una bella esperienza.

Parlaci del progetto…

Il bozzetto rappresenta una figura (umana, ma può essere interpretata anche come “magica” ndr.) con in mano un uccello origami, che volando si trasforma in gabbiano. Amo l’irrealtà, io dico sempre che “abbiamo già la realtà” e quindi non ha senso rappresentarla a pieno. Sarò aiutata da trenta ragazzi atripaldesi frequentanti della quinta elementare e il pomeriggio “con chi sarà lì”. Speriamo che le condizioni atmosferiche siano favorevoli.

(foto Sabino Battista)

Parco delle Acacie, solo l’inizio di un percorso insieme?

La volontà da parte dell’Amministrazione di “rigenerarlo” c’è e il progetto in toto dovrebbe realizzarsi a marzo dell’anno prossimo. Io ho dato massima disponibilità al Comune, il Parco delle Acacie è bellissimo e merita.

Qual è il rapporto di Atripalda con l’arte di strada?

Atripalda deve mettere la marcia. Tutte le città hanno muri “maltrattati, imbrattati, rovinati”. Attraverso queste opere si spingono le persone al rispetto, ai bambini soprattutto si insegna che il muro va tutelato, non imbruttito con rabbia.

Teresa Sarno

Cosa speri per il futuro?

Meno leggerezza e più tutela, passione per l’arte italiana che abbiamo ereditato e che stiamo cercando di far continuare. Nel mondo siamo inconfondibili, non dobbiamo lasciare all’incuria la ricchezza, dobbiamo formare le menti dei piccoli affinché possano fare grandi cose con l’arte.



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6 anni fa

secondo mene il mercato del “giovedì” non andrebbe bene li in quanto ci sono problemi di parcheggi oltre ad essere notevolmente distante centro delllla cittadina ma bene in secondultima localizzazione dove si potrebbe ben commerciare il frutto dei contadini lungo la piazza degli alpini mentre i fruttaiuoli con gli abbigliamenti e le altre mercanzie potrebbero ben sistemarsi lungo via san Nicolas con contrada santissimo lungo il fiume dove non ci piove sarebberero ottimamente posizionati data la lunghezza strada solo bisogna fare attenzione alla pulizia in quanto ai pescivendoli che andrebbero localizzati lungo il “fiume” ene una kosa ke si potra fare gia ora dato che la non esistono parcheggi a pagamento.. a chi aspettano quelli comune darsi da fare per la nuova sistemazione che llane lungo il parco ed in via san lorenzo starebbero alquanto male dati gli scarsi esisiti vendite? Tutti si lamentano persino gli acquirenti di verdure che non ne posssono kiu di andare alle potee dove gli affari andrebbero a gonfie vele in quanto gli poteari gli spennano il poco liquido che c’ene?