
Un passo verso la beatificazione di Paola Adamo: chiusa l'indagine sul suo cammino di santità - Ilsabato.com
La comunità di Taranto si è riunita per celebrare un momento significativo nella vita della giovane Paola Adamo, la ragazza scomparsa nel 1978 a soli 14 anni a causa di un’epatite virale fulminante. Oggi si chiude un’importante fase del processo di beatificazione, che ha riacceso l’interesse per il suo messaggio di normalità e semplicità. La sua figura è particolarmente rilevante per le tematiche contemporanee, come il bullismo e l’importanza delle relazioni, che ancora oggi risuonano nei cuori delle persone.
La vita di Paola Adamo: origini e valori
Paola Adamo è nata il 24 ottobre 1963 a Napoli, figlia di Claudio Adamo e Lucia D’Ammacco, membri attivi della comunità salesiana. Crescendo a Taranto, Paola ha sviluppato una personalità che riusciva a coniugare la normalità con profondi valori morali. La sua infanzia e adolescenza sono state segnate da qualità come la gentilezza, l’empatia e una forte pulsione verso la giustizia, che la portò a criticare le ingiustizie e gli stereotipi sociali. Durante la sua breve vita, i suoi scritti e i temi scolastici hanno rivelato non solo il suo intelletto vivace, ma anche un’intensa riflessione su tematiche sociali e relazionali.
Le sue posizioni contro il bullismo e il valore dell’amicizia emergono con prepotenza dai suoi appunti. Paola credeva fermamente che la scuola dovesse essere un posto accogliente, un ambiente che potesse nutrire le relazioni umane e valorizzare le diversità. Questi messaggi, tanto semplici quanto incisivi, risuonano in un’epoca in cui le questioni di inclusione e rispetto per gli altri risultano fondamentali nella formazione dei più giovani. La testimonianza di Paola è un invito per le nuove generazioni a vivere con autenticità e responsabilità.
La chiusura dell’indagine diocesana
Nel corso della celebrazione svoltasi nella chiesa di San Giovanni Bosco, l’arcivescovo di Taranto, Ciro Miniero, ha annunciato la chiusura dell’indagine del Tribunale diocesano sulla causa di beatificazione di Paola, già riconosciuta Serva di Dio. Questo passaggio ufficiale è stato accolto con gioia dalla comunità, che vede in Paola un esempio da seguire. L’indagine avviata nel 2017, sotto la direzione dell’allora arcivescovo Filippo Santoro e con don Martino Mastrovito come postulatore, ha raccolto numerose attestazioni che dimostrano il profondo impatto che la ragazza ha avuto sul suo contesto sociale e spirituale.
Ora il dossier sarà inviato alla Congregazione delle Cause dei Santi a Roma, dove una commissione esaminerà la documentazione e verificherà se ci siano le condizioni per avviare formalmente il processo di beatificazione. Questo passaggio è cruciale, poiché segnerà il passo successivo nella valorizzazione della vita di Paola e del suo messaggio al mondo contemporaneo.
L’eredità di Paola: un esempio di vita ordinaria
Durante la cerimonia, l’arcivescovo Miniero ha evidenziato come Paola non vivesse una vita straordinaria in termini di eventi epocali, ma che la sua grandezza risiedesse proprio nella sua ordinarietà. Le testimonianze raccolte hanno messo in luce il suo carattere e il modo in cui, attraverso gesti semplici e quotidiani, riusciva a ispirare gli altri. “Il suo è stato davvero un esempio di vita che trasmette energia e vitalità,” ha affermato.
L’idea che una giovane ragazza avesse il potere di influenzare positivamente gli altri, semplicemente vivendo con integrità e gioia, rappresenta una forma di santità che molti possono aspirare a raggiungere. Paola ha lasciato un’eredità che va oltre la sua breve vita, un messaggio che invita a una riflessione profonda sui valori umani e relazionali che possiamo tutti coltivare nelle nostre esistenze quotidiane.
L’uscita di scena di Paola nel 1978 non ha segnato la fine della sua influenza. Al contrario, la sua vita e il suo messaggio continuano a vivere nella memoria collettiva, rappresentando un faro di speranza e un esempio di come si possa agire con amore e impegno anche nelle piccole cose. Il futuro della sua causa di beatificazione resta, ora più che mai, un segnale di come la santità possa articolarsi nella vita di ognuno di noi.