Una folla commossa ai funerali del vicebrigadiere Carmine Savino

Presenti anche i vertici regionali della Guardia di Finanzia. Gli organi non sono stati espiantati come il 52enne avrebbe certamente voluto decidendo di togliersi la vita nel “Moscati”

Una famiglia straziata dal dolore ed una comunità in lacrime stamattina ai funerali del vicebrigadiere della Guardia di Finanzia Carmine Savino celebratisi nella chiesa madre di Atripalda alla presenza di tantissimi cittadini. Presenti anche i vertici regionali e molti colleghi delle Fiamme Gialle a rendere omaggio ad un fedele servitore dello Stato che per ragioni ancora sconosciute mercoledì scorso ha deciso di togliersi la vita sparandosi un colpo di pistola alla testa davanti al Pronto Soccorso della città ospedaliera di Avellino. E, purtroppo, la scelta del 52enne di mettere fine ai propri giorni fin dentro il “Moscati” sperando che i propri organi fossero espiantati e donati a qualcuno che ne aveva bisogno è stata inutile perché il corpo è rimasto nell’auto dove si è consumata la tragedia per circa tre ore in attesa che fossero espletate tutte le procedure medico-legali rendendo vano ogni tentativo di espianto, compreso quello delle cornee.

Ai funerali di stamattina sono arrivate soprattutto parole di conforto, amicizia, solidarietà rivolte alla famiglia ed in particolare alla  moglie Patrizia e alla figlia Luisa in un momento di grandissima sofferenza e l’invito a non porsi troppe domande sul perché del terribile gesto, ma ad avere forza e speranza. La famiglia Savino-Sabbatino è molto conosciuta e apprezzata in città e Atripalda ha salutato con grande partecipazione e commozione all’esequie di un uomo che per circa trent’anni ha servito lo Stato con la divisa della Guardia di Finanza e che ha lasciato un bellissimo ricordo di sé in quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

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Gianluca Roccasecca