Una croce e due nomi (di genere diverso) sulla scheda blu per sindaco e consiglieri
Oggi 10.042 elettori sono chiamati a votare alle urne per l’elezione diretta del nuovo Sindaco e del consiglio comunale. Sono attesi almeno 7.000 elettori alle urne in quanto, storicamente, si è recato a votare sempre una percentuale di cittadinanza superiore al 70%.
QUANDO SI VOTA : oggi dalle ore 07:00 fino alle ore 23:00.
DOVE SI VOTA: Per votare bisogna recarsi presso il seggio di cui il numero della sezione è indicato sulla facciata della propria tessera elettorale. Ad Atripalda ci sono due seggi situati presso gli edifici scolastici di via Manfredi (sezioni 1-5) e via Roma (sezioni 6-10), ancora una volta in sostituzione del seggio di via Adamo. Il seggio speciale è ubicato presso la clinica Santa Rita (sez. 8 bis i cui voti confluiranno nella sezione 8 di via Roma).
CHI VOTA: Possono votare i cittadini italiani, residenti ad Atripalda, maggiorenni o che compiano 18 anni entro il giorno delle elezioni e che non siano incorsi in condanne penali che comportino la perdita del diritto elettorale.
DOCUMENTI: Per votare è necessario essere muniti di valido documento di riconoscimento e della tessera elettorale. Per il rinnovo della tessera elettorale, invece, è necessario recarsi presso l’ufficio elettorale sito al Comune di Atripalda, aperto dalle ore 07:00 alle ore 23:00, con il proprio documento di riconoscimento, e richiedere un duplicato.
COME SI VOTA: Si vota con una sola scheda, sia per eleggere il sindaco che i consiglieri comunali, sulla quale sono già riportati i simboli delle quattro liste e dei relativi candidati sindaci. Contrassegnando solo il simbolo della lista, il voto andrà automaticamente al candidato sindaco della lista prescelta; invece, contrassegnando la lista e scrivendo il nome di un candidato, il voto andrà automaticamente al sindaco di quella lista e all’aspirante consigliere; infine c’è la possibilità della doppia preferenza che consente di votare due persone della stessa lista purché di sesso opposto, pena l’annullamento della seconda preferenza.