La ludoteca “Piccole pesti” in collaborazione con “Irpiniambiente” si farà carico di ripulire il polmone verde della città
Domani, a partire dalle ore 9:30, la ludoteca “Piccole pesti” in collaborazione con “Irpiniambiente” darà vita ad una giornata ecologica finalizzata alla rimozione dei rifiuti in villa comunale. I bambini verranno guidati da alcuni operatori ecologici e proveranno a restituire alla città un posto in condizioni più dignitose rispetto alle attuali.
Non accennano a diminuire, infatti, le segnalazioni a riguardo dei cittadini, in particolare modo da parte dei genitori che quotidianamente accompagnano i propri figli a giocare all’aria aperta. E proprio dove sono ubicate le giostre c’è una piccola concentrazione di rifiuti (tra cui bottiglie di vetro) che resiste in maniera quasi romantica da mesi. Spostandoci, non senza difficoltà tra scatoli di pizza e bicchieri di plastica vuoti, inevitabile non notare l’unico resto dell’orto Sabino (un laboratorio didattico organizzato dal 2015 al 2017 dalla naturopata Giovanna Barzaghi). E’ quasi da film horror ritrovare questo piccolo gioco – privo ormai di tutti i suoi colori – abbandonato tra il nulla in mezzo al prato. Poco più avanti addirittura compare un paio di mattoni che, inevitabilmente, potrebbero configurare un serio rischio per i più piccoli.
Intanto, però, la scorsa settimana il delegato ai lavori pubblici, Salvatore Antonacci, ha annunciato una serie di lavori proprio riguardanti la villa: «Stiamo programmando interventi riguardanti la villa, in particolare modo l’anfiteatro interno. Realizzeremo un adeguato sistema antincendio e successivamente procederemo all’installazione dell’illuminazione di sicurezza». I lavori indicati saranno fondamentali, anzi necessari, per ricominciare finalmente ad utilizzare l’anfiteatro: «Al termine di questi interventi, l’anfiteatro potrà ricominciare ad ospitare eventi con una capienza massima di mille spettatori. Stiamo provando a riportare la villa al centro di una programmazione seria dopo anni di totale abbandono».