Entro le ore 14:00 è possibile inviare o consegnare al Comune la domanda per ricevere i voucher alimentari; alle ore 16:00 i capigruppo consiliari estraggono i nomi da passare ai raggi X
Scade domani, lunedì 4 maggio, alle ore 14:00, il termine per la presentazione al Comune della domanda per l’assegnazione degli ultimi voucher alimentari disponibili (circa 730). E sempre domani, alle ore 16:00, nella sala consiliare, alla presenza del segretario comunale Beniamino Iorio e dei capigruppo consiliari Massimiliano Del Mauro e Paolo Spagnuolo, verrà effettuato il sorteggio di alcuni nominativi (il numero non è stato precisato) compresi nell’elenco dei 362 beneficiari che hanno già ricevuto i voucher alimentari. Le domande presentate dai concittadini sorteggiati verranno sottoposte a controllo di veridicità del requisito essenziale, cioè che almeno un componente del nucleo familiare abbia perso il lavoro a causa dell’emergenza causata dal coronavirus.
Il secondo bando, quello in scadenza domani alle 14:00, sostanzialmente conferma i criteri del primo, ma i destinatari non devono essere già ricompresi nel primo elenco. Dalla prima distribuzione, infatti, sono avanzati 7.328 euro che saranno destinati ai cittadini/nuclei familiari le cui finanze sono state messe in ginocchio dalla diffusione del Covid-19 e che saranno spendibili presso 31 esercizi commerciali convenzionati.
Considerata le circostanze emergenziali, le istanze pervenute non saranno oggetto di valutazione, ma verrà effettuata una istruttoria per la redazione di un elenco dei beneficiari aventi diritto al buono spesa. La domanda di accesso ai buoni spesa dovrà pervenire all’Ufficio di protocollo del Comune via telematica a mezzo PEC al seguente indirizzo: comune.atripalda@legalmail.it oppure tramite consegna a mano all’Ufficio pass.
Nel frattempo è stata accolta un’ulteriore richiesta di buoni spesa – già istruita positivamente dal Consorzio A5 – che non era stata inclusa nell’elenco dei beneficiari perché ritenuta inoltrata da un nucleo familiare già beneficiario di tale misura, facendo salire il totale complessivo da 361 a 362. In realtà gli uffici, in un secondo momento, si sono accorti che si trattava di un caso di omonimia. Al richiedente in questione, appartenete ad un nucleo familiare con più di tre componenti, quindi, sono stati consegnati 30 buoni spesa.