Primo documento pubblico sull’attualità cittadina del nascente soggetto politico
Ogni qualvolta, di fronte a un’ingiustizia o a una sopraffazione o a un’illegalità, ci si gira dall’altra parte o si resta in silenzio, si rinuncia a una porzione della propria libertà, che difficilmente poi si recupera. E noi diciamo basta alle rinunce.
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E’ fallita la doppia strategia di azione dell’amministrazione di Atripalda che prevedeva innanzitutto di sterilizzare il dibattito politico cittadino di concerto con il PD che, con i suoi silenzi ha evitato ogni confronto su qualunque cosa è successo; quindi, silenziata l’opinione pubblica, la strategia prevedeva di mettere mano ad una serie di sostituzioni ed avvicendamenti tra il personale del comune ricorrendo anche a contributi esterni, per avere una macchina amministrativa obbediente ed allineata.
Insomma, come dire, democrazia 2.0 ai tempi di Renzi.
Il risultato finale di questo goffo esperimento pseudo autoritario è che oggi l’amministrazione si ritrova a confrontarsi con tante “ribellioni” all’interno della macchina amministrativa, che sempre più spesso culminano in scontri aperti. Grazie a questi contrasti siamo venuti a conoscenza di fatti gravi, per la divulgazione di particolari che difficilmente dall’esterno si sarebbe potuto conoscere.
L’amministrazione è uscita malissimo da tutte le vicende che l’hanno contrapposta ai dipendenti. Eppure nessun amministratore ha l’amor proprio di dire basta, di fare un passo indietro. Prendiamo ad esempio l’ultima uscita del ragioniere Cucciniello. La risposta dell’assessore è stata un tale autogol che il dipendente ha avuto gioco facile nel ribattere pubblicamente e zittire l’assessore, il quale è tranquillamente rientrato nei suoi ranghi, come se niente fosse successo.
Ma i fatti denunciati rimangono lì, nella loro gravità. E chi ne risponde???
E chi risponde della storia delle assunzioni denunciate dalla CGIL grazie al dipendente Ventola, e dal consigliere Pacia, finita anche quella malissimo? E del pessimo epilogo che appare ormai prossimo, a seguito della bocciatura da parte del prefetto, dell’incarico al nuovo comandante dei vigili urbani, con il consigliere Pacia sempre sugli scudi? E della storia delle offese via web da parte di un rappresentante dell’amministrazione, che proprio in questi giorni dà nuovamente lustro alla nostra cittadina dalle colonne di tutti i giornali?
Insomma nessuno risponde di niente!!!
Un merito l’Amministrazione però l’ha avuto: ha portato alla ribalta, come mai era successo prima, l’enfant – prodige della politica atripaldese: il consigliere Pacia.
In bocca al lupo Atripalda!